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dei giornalisti Usa

CARDINALE DOMENICO BATTAGLIA
ARCIVESCOVO DI NAPOLI

Dati chiave

Data di nascita: 20 gennaio 1963 (62 anni)

Stato di voto: Voto

Luogo di nascita: Calabria, Italia

Posizione: Diocesano

Nazione: Italia

Tipo: Cardinale-Sacerdote

Concistoro: 7 dicembre 2024 di Francesco

Chiesa titolare: S. Marco in Agro Laurentino

Sommario
Il cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, è un prelato schietto, noto come il “Bergoglio del Sud Italia” per il suo lavoro di “prete di strada”che aiuta i tossicodipendenti, i poveri e gli emarginati.
È diventato famoso anche per le sue battaglie contro la criminalità organizzata, ma un recente caso di presunta infiltrazione mafiosa nella sua arcidiocesi ha sollevato interrogativi sulla sua gestione. Battaglia ha anche dovuto affrontare proteste per aver vietato il Vetus Ordo (rito romano tradizionale) nell’arcidiocesi napoletana.
Nato il 20 gennaio 1963 a Satriano, Catanzaro, Italia, “Don Mimmo”, come è conosciuto, ha studiato filosofia e teologia presso il Pontificio Seminario Regionale San Pio X di Catanzaro ed è stato ordinato sacerdote il 6 febbraio 1988.
L’inizio della carriera di Battaglia fu segnato dalla sua dedizione alle cause sociali. Ha ricoperto vari ruoli, tra cui parroco, rettore di un seminario e direttore di un’associazione missionaria. Si è impegnato in modo particolare nel sostenere gli sforzi per aiutare le persone a riprendersi dalla tossicodipendenza.
Dal 1992 al 2015 ha ricoperto posizioni dirigenziali in organizzazioni focalizzate sulla riabilitazione e sulle comunità terapeutiche, tra cui quella di Presidente nazionale della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (FICT).
Il 24 giugno 2016, Papa Francesco ha nominato Battaglia vescovo di Cerreto Sannita – Telese-Sant’Agata de’ Goti, diventando il primo sacerdote di quella diocesi a diventare vescovo dal 1960. Il suo motto episcopale, “Confide, surge, vocat te” (Coraggio, alzati, ti chiama), riflette il suo impegno nel servire i bisognosi.
Da quando è stato nominato arcivescovo di Napoli il 2 febbraio 2021, Battaglia è diventato noto per la sua ferma posizione contro la criminalità organizzata, in particolare contro la camorra, il principale gruppo criminale della regione.
Ha fatto appello ai membri dei gruppi criminali organizzati affinché “si convertano” e ha avviato un’azione di sensibilizzazione pratica nei quartieri più colpiti della città. Ha anche sviluppato progetti educativi in ​​collaborazione con la società civile e il settore privato per combattere la criminalità organizzata.
Tuttavia, nell’estate del 2024 il cardinale ha dovuto affrontare accuse secondo cui la mafia avrebbe avuto legami con la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. La facoltà, che si trova nell’arcidiocesi di Napoli e ha il cardinale Battaglia come gran cancelliere, è stata accusata di subire infiltrazioni dall’organizzazione criminale della ‘Ndrangheta.
Il cardinale Battaglia ha tenuto incontri urgenti con il personale della curia, ma è rimasto in silenzio su queste specifiche accuse. Il suo silenzio è particolarmente degno di nota, data la sua critica aperta alla mafia e la sua stretta collaborazione con Padre Luigi Ciotti, noto attivista sociale e fondatore dell’organizzazione antimafia Libera.
La situazione evidenzia la complessa relazione tra la Chiesa e la criminalità organizzata nell’Italia meridionale. Mentre il Vaticano e i leader della Chiesa come Battaglia hanno assunto posizioni sempre più forti contro i gruppi mafiosi negli ultimi anni, la natura radicata di queste organizzazioni continua a presentare sfide.
Nel corso della sua carriera nella Chiesa, Battaglia è stato un forte sostenitore di vari gruppi di emarginati. Ha parlato a sostegno di tossicodipendenti, vittime di violenza domestica, anziani e disoccupati. Come Francesco, gli piace vedere il Vangelo vissuto aiutando coloro che si trovano ai margini della società.
Ma nel maggio 2024, Battaglia ha causato scalpore emanando un decreto che proibiva tutte le celebrazioni nel vecchio rito, ad eccezione di un istituto di religiosi francesi. La sua azione ha portato a proteste e a una petizione che lo invitava a revocare il divieto. I firmatari hanno sottolineato che Traditionis Custodes ha emanato restrizioni, non un divieto assoluto, sulla vecchia Messa. La controversia non è stata ancora risolta.
Battaglia, apprezzato per il suo stile schietto e alla mano, è stato criticato anche per la sua scarsa presenza in città e per le difficoltà che i fedeli hanno incontrato nel riuscire ad incontrarlo.
Il cardinale italiano ha scritto diversi libri, tra cui “Vecchie pantofole… Scarpe degli angeli — La tenerezza di un prete che cammina con gli ultimi” e “I poveri hanno sempre ragione”.
Papa Francesco ha elevato Battaglia a cardinale il 7 dicembre 2024.
La sua nomina è stata una sorpresa, poiché Battaglia non era stato precedentemente incluso nell’elenco originale dei nuovi cardinali annunciato in ottobre. Il suo nome è stato aggiunto dopo che il vescovo indonesiano Paskalis Bruno Syukur di Bogor ha rifiutato il cardinalato.
Servizio alla Chiesa

  • Ordinazione sacerdotale: 6 febbraio 1988
  • Ordinazione episcopale: 3 settembre 2016
  • Elevazione al Collegio Cardinalizio: 7 dicembre 2024

Istruzione

  • Filosofia e teologia, Pontificio Seminario Regionale San Pio X di Catanzaro.

Incarichi

  • 1988-1992: Rettore del Seminario Arcivescovile Propedeutico di Catanzaro
  • 1989-1992: Membro della Commissione diocesana Giustizia e Pace
  • 1992-1999: Parroco a Satriano
  • 2000-2006: Vicepresidente della Fondazione Bethany
  • 2006-2015: Presidente Nazionale della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (FICT)
  • 2016-2020: Vescovo di Cerreto Sannita – Telese-Sant’Agata de’ Goti
  • 2020-presente: Arcivescovo di Napoli

Iscrizioni

  • Dicastero per l’Evangelizzazione