‘Affari di famiglia’
al teatro San Carlo

Gentile direttore, le segnalo una notizia pubblicata sul sito Stylo 24 che racconta di alcuni contratti stipulati al teatro San Carlo. La vicenda mi sembra interessante ed è stata annunciata anche una interrogazione parlamentare del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Enrico Lottara

Il Soprintendente Lissner, in scadenza di mandato, mesi fa gli ha prorogato il contratto al 31 dicembre 2027. La replica del Dg: «Non ci sono incompatibilità»

Michele Sorrentino Mangini, trentottenne regista teatrale, il I aprile 2023 era stato assunto al Teatro San Carlo di Napoli a chiamata diretta con un contratto a tempo determinato per occuparsi principalmente dei laboratori che si svolgono presso le Officine San Carlo, la struttura del Massimo nel quartiere San Giovanni a Teduccio, periferia orientale della città. Il suo incarico sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre 2025. Pochi mesi fa, però, il francese Stephane Michel Lissner, soprintendente in scadenza di mandato, glielo ha prorogato fino al 31 dicembre 2027. Sorrentino Mangini potrà dunque continuare a lavorare almeno per altri due anni e mezzo nella Fondazione che è diretta dalla madre Emmanuela Spedaliere, dal 2020 Direttore Generale del San Carlo.
L’accordo prevede il coordinamento artistico/organizzativo delle Officine San Carlo, con la programmazione e realizzazione delle attività legate ai laboratori dei mestieri del palcoscenico e dei laboratori musicali e teatrali. Si occuperà, inoltre (il nuovo contratto introduce infatti un addendum rispetto a quello del 2023) della ricerca di finanziamenti e bandi per le attività legate ai laboratori delle Officine San Carlo. Il suo

compenso è di 25.000 euro lordi annui.
Il regista, peraltro, collabora occasionalmente con il teatro anche in un’altra veste, quella di amministratore della Emmeemme

Michele Sorrentino Mangini e Emmanuela Spedaliere

srls, che ha sede a Napoli, in via Nicotera 38. La compagine societaria riconducibile a Sorrentino Mangini ha per esempio svolto l’attività di consulenza artistica ed organizzativa per Pulcinella 2.0. Il San Carlo ha versato in quella circostanza alla Emmeemme srls 6100 euro, comprensivi di Iva.
Il rinnovo del contratto a Sorrentino Mangini non è passato inossevato all’interno del San Carlo – al netto della valutazione delle capacità professionali ed artistiche del regista – in considerazione del rapporto di parentela che lo lega ad Emmanuela Spedaliere.


La replica di Emmanuela Spedaliere

La quale, interpellata dal cronista, ha risposto così alle perplessità relative alla opportunità che la Fondazione abbia assunto per chiamata diretta, sia pure a tempo determinato, il figlio del Direttore Generale: «Premesso che il Sovrintendente è l’unico organo di gestione della Fondazione e tralasciando inesistenti profili di incompatibilità, sarà il nuovo incaricato a valutare l’opportunità di riconfermare o meno tutti gli incarichi che andranno a scadenza sotto il suo mandato». Il regista a sua volta, contattato dal cronista via mail, non ha risposto.


Le altre assunzioni

Quello del figlio di Spedaliere, peraltro, come accennava nella sua replica il Direttore Generale, non è stato l’unico contratto firmato dal Soprintendente in uscita nei mesi scorsi. Il I febbraio, infatti, Lissner ha assunto Raffaella Laboccetta, la quale nel curriculum vanta, tra l’altro, un’esperienza di lavoro all’estero presso l’Instituto de Cultura Italica a La Plata, in Argentina. Partecipa anch’ella al progetto delle Officine San Carlo a San Giovanni a Teduccio.
L’aspetto curioso di questa vicenda è che proprio il soprintendente Lissner nel 2023 era finito al centro di una raffica di dichiarazioni al vetriolo da parte di Amedeo Laboccetta, l’ex parlamentare della destra,

Maurizio Gasparri e Amedeo Laboccetta

oggi presidente di Polo Sud, che è il padre di Raffaella.
Ecco qualche esempio. Il 28 maggio 2023 in una intervista al Roma dichiarava: «Lissner non doveva mai essere nominato». A

giugno di due anni fa rincarava la dose e chiedeva l’azzeramento di tutte le figure apicali del San Carlo. A settembre del 2023 informava poi di avere presentato un esposto in Procura e alla Corte dei Conti contro la nomina di Lissner, che riteneva illegittima per questioni normative.
Tra le assunzioni firmate da Lissner in uscita c’è anche Almerinda Patricelli. Architetto, si occupa dell’area manutenzione, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Ha risposto a una manifestazione d’interesse pubblicata a luglio 2024 e ha preso il posto dell’architetto Ciro Tammaro. Proviene dalla Soprintendenza di Palazzo Reale. Per lei un contratto a tempo indeterminato di circa 95.000 euro lordi all’anno.
Le toccherà il compito non facile, tra l’altro, di gestire le complesse questioni della sicurezza dell’edificio di Vigliena, forse anche nella prospettiva di organizzare lì dentro, oltre ai laboratori e alle scuole di teatro, eventi aperti al pubblico.


Il nuovo Soprintendente

Nel San Carlo, intanto, si attende la nomina del nuovo Soprintendente, che sarà firmata dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nella sua qualità di Presidente della Fondazione. Non dovrebbe trascorrere ancora molto tempo. Prima che ciò avvenga, occorrerà però che si costituisca il Comitato di Indirizzo, con la nomina dei vari membri che saranno indicati dai diversi soci: Regione Campania, Ministero per i Beni Culturali, Città Metropolitana. La gestione del Massimo è attualmente affidata al reggente Tzempedonidis. Il Direttore Generale Spedaliere, secondo indiscrezioni, sarebbe in buona posizione per subentrare a Lissner, ma come sempre in queste circostanze ogni previsione è azzardata e non necessariamente i nomi più forti tra i papabili saranno poi quelli che taglieranno il traguardo.