Egregio direttore Cozzolino
se si vuole avere una fotografia reale dello stato di degrado e d'abbandono nel quale si trova attualmente Napoli, con un sindaco e una giunta comunale osannati però ogni giorno dalla cronaca edulcorata di alcuni quotidiani, al punto che Gaetano Manfredi si ritrova, non si capisce come e perché, sul podio della classifica dei sindaci italiani più amati d'Italia, basta farsi una passeggiata in uno dei tre luoghi che, insieme all'aeroporto e alla stazione centrale, dovrebbero rappresentare, almeno sulla carta, il biglietto da visita per i tanti turisti che arrivano a Napoli: il molo Beverello.
Sono stato testimone oculare della gravità della situazione, tra le tante vittime dell'inferno che devono affrontare napoletani e turisti, ogni giorno e a ogni ora, per prendere un taxi, dopo aver viaggiato via mare. Sceso intorno alle 13 da un aliscafo, dopo una passeggiata non certo piacevole sotto il sole canicolare, mi sono ritrovato nella bolgia infernale della pensilina per prendere un taxi. Ho visto scene da paese sottosviluppato: gente che, con una fila inesistente, prendeva la rincorsa ogni volta che si vedeva un taxi all'orizzonte; persone che litigavano su chi era il primo; un tassista che mi ha rifiutato la corsa appena ha sentito che dovevo raggiungere il Vomero ma che più avanti raccoglieva un gruppo di turisti chiedendo a ciascuno una tariffa fissa di 10 euro; due taxi posti un poco più defilati, non saprei dire se autorizzati o abusivi, con i guidatori a caccia di turisti o di clienti che potessero garantire una corsa più remunerativa. Insomma il caos più totale e assoluto, un territorio di fatto trasformato in terra di nessuno.
Eppure, esattamente un anno fa, a seguito della testimonianza di un consigliere comunale, una delle tante vittime di questo inferno, dopo una riunione in prefettura, voluta dal prefetto Michele Di Bari, con la presenza di alcuni sindacati dei tassisti, dell'assessore alle Legalità, Antonio De Iesu, e di rappresentanti delle forze dell'ordine, anche al fine di controllare il rispetto della fila e delle altre norme riguardanti le auto bianche, lo stesso assessore De Iesu aveva annunciato l'istituzione di un presidio fisso della polizia municipale per dodici ore, dalle 8 di mattina fino alle 20 di sera, proprio nei pressi dello stazionamento dei taxi al molo Beverello. Addirittura, nel comunicato emanato al riguardo, si aggiungeva che si stava valutando la possibilità di estendere questo importante servizio, a tutela di cittadini e turisti, anche oltre le 20 e fino all'arrivo dell'ultimo traghetto, per dirimere il grave problema del caos generato proprio nell'area dei taxi.
Purtroppo, a distanza di un anno, le iniziative in questione, per quanto riguarda il molo Beverello, sono diventate carta straccia. Annunci senza alcun riscontro operativo. Di agenti della polizia urbana o di altre forze dell'ordine, almeno nella giornata che ho raccontato, non c'era neppure l'ombra. Tutto è tornato in mano agli abusivi e ai soliti noti nell'ambito della categoria dei tassisti che hanno ripreso a fare il bello e il cattivo tempo, allontanando presumibilmente anche quei loro colleghi che vorrebbero lavorare rispettando le disposizioni vigenti. Del presidio della polizia urbana di dodici ore è rimasto solo qualche vecchio articolo di giornale e nulla più.
Alla luce di quanto esposto sollecito il sindaco Manfredi a lasciare il podio di recente assegnatogli nell'ambito del "Governance Poll 2025” percorrendo a piedi, vista la breve distanza, il tratto tra palazzo San Giacomo e il molo Beverello, insieme all'assessore alla legalità De Iesu per verificare di persona quello che accade. Nel contempo auspico che il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, convochi, in tempi rapidi, un'apposita riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica al fine d'individuare e mettere a punto le strategie e le iniziative idonee, che abbiano però carattere di continuità, attraverso appositi presidi delle forze dell'ordine, per arginare i fenomeni denunciati e per far rispettare le norme vigenti, segnatamente per quanto riguarda il funzionamento dei taxi all'interno del molo Beverello. |