La Coppa Schneider disputata a Napoli

Provate voi a convincere un amante della Formula 1 che l’edizione 2024 del campionato del mondo è stato vinta da Lewis Hamilton o che il circuito di Monte Carlo ha le stesse caratteristiche di quello di Jeddah, in Arabia Saudita. Come minimo, c’è da giurarci, vi manderà a quel paese, suggerendovi di informarvi un po' di più prima di aprir bocca.
Lo stesso suggerimento mi sento di darlo al cronista che il 16 settembre sul Mattino ha scritto della sesta edizione della “Coppa Schneider” (la F1 dell’aria disputata nei primi tre decenni del secolo scorso), tenutasi nelle acque antistanti il lungomare di via Caracciolo il 13 agosto 1922. Peccato, però che l’orologio del collaboratore, Gianluca Agata, che firma l’articolo a pagina 29 con richiamo nella prima di cronaca, risulti spostato in avanti di un anno, al 1923, quando il prestigioso trofeo ebbe come cornice non le acque di Napoli, ma quelle dell’isola di Wight, lembo meridionale del Regno Unito. Questo perché, come prevedeva il regolamento voluto da Jacques Schneider, ideatore e finanziatore della kermesse, a ospitare la sfida delle F1 dell’aria doveva essere il Paese sotto la cui bandiera correva il velivolo vincitore nell’edizione precedente. In questo caso, quella di Napoli dell’agosto 1922.
Difatti, ad aggiudicarsi la vittoria nelle acque del Golfo, fu l’inglese Henri Biard ai comandi di un Supermarine Sea Lion II da 450 cavalli. Il posto d’onore se lo aggiudicò Alessandro Passaleva, che pilotava il nuovissimo idrocorsa (il nome con cui era conosciuto l’idrovolante) Savoia-Marchetti S.51. Solo quarto classificato fu l’altro italiano: Arturo Zanetti, alla cloche di un M.7bis della Macchi.
Per la cronaca, va aggiunto che la vittoria del pilota britannico impedì all’Italia il terzo successo consecutivo (dopo quelli di Venezia del 1920 e del 1921) e la conquista definitiva del prestigioso trofeo, come prevedeva il regolamento della gara.

Elda Maiello
Post scriptum. Da segnalare che il 16 settembre Marco Caiazzzo su Repubblica Napoli indica correttamente il 1922 come data della disputa della Coppa Schneider a Napoli. Scrive però non di otto ma di sei idrovolanti nello specchio di mare davanti via Caracciolo. Per conoscere il numero esatto degli idrovolanti che parteciparono alla Coppa disputata nel golfo bisognerebbe interpellare Jacques Schneider purtroppo morto a 49 anni nel 1928. 
 
Gianluca Agata
Jacques Schneider
Henri Biard
Alessandro Passaleva
Marco Caiazzzo