Un paginone con biografia

Campane a festa al Chiatamone ambo i marciapiedi. Dal lato mare perché è stato scongiurato un ritorno, per quanto improbabile. Dal lato Bocchino proprietà Buontempo perché il ragazzo ce l’ha fatta.
Mario Orfeo
è stato nominato direttore del Tg1. Finalmente: proprio così, l’annuncio viene dato con un avverbio liberatorio che sa di grido di gioia strozzato in gola, di occhi umidi, di cuori palpitanti. Al Roma è festa grande, e cosa volete che importi che tra poco si festeggia il primo anniversario dell’ultimo stipendio percepito.
Antonio Sasso, padre spirituale dell’ormai ex enfant prodige (Orfeo viaggia verso i 47), vede coronato il suo sogno iniziato una trentina d’anni fa quando prese sotto la propria protezione il solito ragazzino di 17 anni che chiedeva di collaborare e che iniziò con i soliti articoletti nello sport. Ma il ragazzo aveva stoffa.
La leggenda narra che nel 1984 Diego Maradona telefonasse a Orfeo per chiedergli se era il caso di accettare la proposta di venire a giocare a Napoli. Può darsi di sì, può darsi che gli abbia mandato soltanto un telegramma. La realtà è che lo studente vomerese del Pontano tifoso del Milan e amicissimo di Antonio Albanese è ora lì, a guidare la nave ammiraglia dell’informazione televisiva italiana.
E Sasso non ha badato a spese nel dare l’annuncio: il 30 novembre sul Roma ci sono un titolo in prima e un paginone all'interno con la biografia completa del neo direttore e le reazioni unanimi dei rappresentanti di tutte le forze politiche, talmente unanimi che sono identiche: Mario Orfeo è un giornalista che ha dimostrato grande equilibrio e competenza. E sono certo che lo stesso farà nella direzione del Tg1. È questo il testo dei tantissimi messaggi di auguri inviati. Tutti senza parole per l’emozione, anzi con le stesse parole.
Proviamo la stessa emozione che però, per quanto ci riguarda, si trasforma in autentica incontenibile euforia perché un colonnino di piede nello stesso paginone ci informa che il destino, solitamente cinico e baro, è stato giusto nei confronti di un altro figlio di questa città, Gennaro Sangiuliano, vice direttore del Tg1 forgiato al Roma, quella fucina di top player alle spalle di via Caracciolo, che presenta il suo libro Scacco allo zar nel Ridotto del Teatro di San Carlo con Caldoro, Marrelli
Trombetti
e Demarco e che, forse ispirato da quelle quinte impregnate di storia, ha regalato al suo nuovo direttore il cd di Jacques Offenbach Orfeo all’Inferno.

Ruy Vaz
(*) Da www.cinema-tv.corriere.it
 
Antonio Sasso
Diego Maradona
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Massimo Marrelli