CAMPANIA: GIUNTA PER ELEZIONI VOTA DECADENZA DI DIODATO (PDL)
(ANSA) - NAPOLI, 1 DICEMBRE - La Giunta per le elezioni del Consiglio regionale ha dichiarato all'unanimità la decadenza del consigliere del Pdl Pietro Diodato. Il provvedimento giunge al termine della procedura avviata dopo che a carico dell'esponente politico è emersa una condanna per disordini nei seggi elettorali relativa alle elezioni comunali del 2001 e la conseguente cancellazione dalle liste elettorali del comune di residenza.
Spetterà ora all'aula del Consiglio regionale prendere atto della decisione votata dalla Giunta per le elezioni. Il Consiglio discuterà la questione senza però esprimersi con un voto.(ANSA).
PTR-YW2/BOM 01-DICEMBRE-10 12:15
CAMPANIA: DIODATO, CONTRO DI ME UNO SPEZZONE DEVIATO DEL PDL / SOLIDARIETÀ DA CARFAGNA? CI SONO TELEFONATE CHE ANCORA ASPETTO..
(ANSA) - NAPOLI, 1 DICEMBRE - All'indomani della decisione della giunta per le elezioni che ne ha decretato la decadenza, il consigliere regionale del Pdl Pietro Diodato replica e passa al contrattacco nel corso di una conferenza stampa convocata in Consiglio regionale a poche ore dalla decisione della giunta che ha preso atto di una condanna per disordini nei seggi elettorali con cancellazione dalle liste elettorali.
''Mi reputo protagonista di una situazione kafkiana - esordisce - il classico raffreddore che si è tramutato in una broncopolmonite. Ma non rappresenterò l'agnello sacrificale che ridà legittimità ad un'assemblea elettiva che non mi sembra frequentata da soggetti con problemi giudiziari inferiori ai miei. Considero ciò che ho fatto (e per cui Diodato ha subito una condanna a un anno e sei mesi, ndr) alla stregua di un reato
d'opinione, un reato elettorale''. Per la cronaca, Diodato è stato condannato per aver favorito dopo l'orario di chiusura il voto ad alcuni elettori rimasti fuori dai seggi in occasione delle amministrative del 2001.
L'esponente del Pdl ha lasciato che fossero i suoi legali a spiegare la linea difensiva tenendo per sé le considerazioni più politiche: ''Non mi sento scaricato dal Consiglio – ha sottolineato - e sapevo che dopo la cancellazione dalle liste elettorali da parte del comune di Minturno la giunta avrebbe deciso per la decadenza. Tuttavia è chiaro che c'è uno spezzzone deviato del Pdl che non mi è amico: ma so anche che per me si sono spesi i vertici del gruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, anche se non è bastato''.
Qualcuno gli chiede se ha ricevuto solidarietà dal ministro Carfagna, con la quale durante la campagna elettorale per le Regionali aveva stretto un ticket: ''Diciamo - ha
risposto Diodato - che ho ricevuto molte telefonate attese, alcune inattese, e che altre telefonate che mi aspettavo invece non sono arrivate...''.
''Tutto nasce - è la ricostruzione di Diodato - da un esposto inviato al prefetto di Napoli da un giornalista di una emittente locale che ho querelato dieci volte per
diffamazione e che per questo e altre battaglie che ho condotto sul Corecom mi perseguita''.
La questione Diodato approderà in Consiglio regionale nella seduta di venerdì prossimo che ha all'ordine del giorno la decadenza e la surroga del consigliere.
''Quanta fretta - ha commentato - e devo dire che mi ha stupito anche la sollecitudine con cui il presidente del Consiglio Romano ha inviato a Minturno il segretario generale a ritirare il certificato che testimonia la mia cancellazione dalle liste elettorali. Dai verbali della giunta - ha aggiunto confortato dal suo legale Giovanni Formicola - si capisce inoltre che ci sono state pressioni da parte di Romano e dello
stesso segretario generale per una accelerazione della vicenda che non mi ha dato la possibilità di difendermi''.
''Sarebbe bastato attendere venti giorni – è la tesi sostenuta da Diodato – per conoscere l'esito del giudizio che ho sollevato davanti alla corte d'Appello. Osservo, inoltre, che se non fosse stato per la convocazione dell'assemblea di venerdì, dal Consiglio non avrei avuto comunicazioni. Ma forse – ha concluso - i miei 28.000 voti in libera uscita fanno gola''.
PTR 01-DICEMBRE-10 16:41
CAMPANIA: LEGALE, CONTRO DIODATO SEGUITO UN ITER ILLEGITTIMO / ESPOSTO IN PROCURA, PREFETTI NAPOLI E LATINA ERANO INCOMPETENTI
(ANSA) - NAPOLI, 1 DICEMBRE - In attesa di fare ricorso al Tar contro la decisione del Consiglio regionale che lo ha dichiarato decaduto, la difesa del consigliere del Pdl Pietro Diodato ha già presentato ricorso alla Corte d'appello sulla cancellazione dalle liste elettorali da parte del comune di Minturno (Latina), dove Diodato ha la residenza. Il tribunale dovrebbe esprimersi tra una ventina di giorni.
''Diodato non ha fatto nulla di cui vergognarsi – ha sottolineato l'avvocato Giovanni Formicola - l'unica colpa è quella di aver consentito a delle persone di votare: persone che non conosceva tanto che non ha potuto chiamare neanche un teste a suo favore e con le quali non aveva perciò un rapporto diretto''.
Ma l'argomento forte sostenuto dai legali di Diodato è basato sull'incompetenza della Prefettura di Napoli, prima, e di Latina, poi, a dare esecuzione a quella condanna che godeva della sospensione della pena. Tutto nasce da un esposto che arriva alla prefettura di Napoli e che viene inoltrato a quella di Latina fino ad arrivare al comune di Minturno. ''Il codice - ha spiegato Formicola - dice che è la procura ad essere
competente sulla esecuzione delle pene, non i prefetti. E se la procura in tre anni non ha proceduto, significa che evidentemente non può farlo perché la sentenza dice che la pena, come quelle accessorie, sono sospese. A meno che non si voglia credere che la procura di Napoli sia inerme o collusa con Diodato. Insomma – è la tesi dei legali di Diodato Formicola e Iazeolla - è stato fatto qualcosa di illegittimo. Perciò abbiamo presentato esposto sia alla procura di Napoli che a quella di Latina, perché l'unico soggetto competente ad eseguire una pena sospesa è la Procura della Repubblica''.
Ma ce n'è anche per il Consiglio regionale che, secondo i legali di Diodato, non avrebbe rispettato i regolamenti consentendo la possibilità di un contraddittorio al
consigliere.
PTR 01-DICEMBRE-10 17:42
CAMPANIA: DIODATO; LAMURA, EVITARE DECISIONI AFFRETTATE
(ANSA) - NAPOLI, 2 DICEMBRE - ''Piena e convinta solidarietà al consigliere regionale Pietro Diodato che rischia da un giorno all'altro di trovarsi fuori dal Consiglio regionale senza aver avuto neanche la possibilità di spiegare le sue ragioni''. La esprimono in una nota il capogruppo del Pdl al Comune di Napoli, Carlo Lamura, ed i consiglieri Claudio Renzullo, Vincenzo Moretto, Stanislao Lanzotti, Andrea Santoro.
''Nel rispetto della sua autonomia - proseguono – ci auguriamo che il Consiglio regionale eviti di prendere decisioni affrettate vista la complicata vicenda tecnico-giuridica che dovrebbe portare alla decadenza del consigliere Diodato e sul cui iter procedimentale sono state da più parti sollevate perplessità, non altro per la originalità del caso che si è venuto a creare. Sarebbe auspicabile attendere il pronunciamento della Corte di Appello di Roma che potrebbe in tempi brevi
dirimere definitivamente la questione''. (ANSA).
COM-PTR/ARB 02-DICEMBRE-10 17:02
CAMPANIA: AMBROSINO, SOLIDARIETÀ A CONSIGLIERE DIODATO
(ANSA) - NAPOLI, 2 DIC - ''Solidarietà al consigliere regionale Pietro Diodato con il quale ho condiviso tante battaglie in consiglio comunale durante la passata
amministrazione Iervolino''. Lo dice Raffaele Ambrosino, consigliere comunale di Napoli del Pdl.
''È giusto che chiunque, di fronte all'applicazione di provvedimenti restrittivi, abbia almeno il tempo e la possibilità di controdedurre le proprie ragioni. Specialmente chi è stato votato e scelto dal popolo, Non si può frettolosamente decidere il destino politico di una persona senza la certezza assoluta di procedere nella pienezza delle
norme e nel rispetto di tutte le garanzie. Spero che il consiglio regionale tenga conto di questo'', conclude Ambrosino. (ANSA).
COM-TOR/ARB 02-DICEMBRE-10 17:45
CAMPANIA: SAVOIA, SU DIODATO EVITARE DECISIONI AFFRETTATE
(ANSA) - NAPOLI, 2 DICEMBRE - ''In seguito alle vicende riguardanti il consigliere Pietro Diodato, che lo vedono da un giorno all'altro fuori dal consiglio senza aver avuto la possibilità di difendersi, ritengo che il consiglio regionale
della Campania debba evitare decisioni affrettate''. Lo dice il presidente del Consiglio comunale di Bacoli Aniello Savoia.
''Pertanto - aggiunge - esprimo piena solidarietà a Pietro Diodato, nella speranza che il consiglio regionale nella sua piena autonomia e nel rispetto dei principi istituzionali eviti di prendere decisioni affrettate vista la delicata vicenda tecnico-giuridico che porterebbe alla decadenza del consigliere utilizzando un iter procedimentale del tutto anomalo, così come evidenziato da più parti. Fiducioso del ruolo istituzionale che
ognuno ricopre ritengo che sia auspicabile, attendere il pronunciamento della Corte di Appello di Roma che in tempi brevi potrebbe pronunciarsi definitivamente''. (ANSA).
COM-TOR/ARB 02-DICEMBRE-10 17:46 |