Disciplina, otto nuovi
e Miraglia presidente

SI SONO INSEDIATI il 12 gennaio i componenti del consiglio di disciplina della Campania che ha il compito, sulla carta molto delicato, di vigilare sul rispetto rigoroso delle norme deontologiche e su eventuali violazioni disciplinari.
La squadra formata da nove componenti, sei professionisti e tre pubblicisti, è stata scelta con cura dalla presidente del tribunale di Napoli Elisabetta Garzo pescata da una rosa con il doppio dei nomi fornita dall’Ordine regionale. I selezionati sono i professionisti Gennaro Carotenuto, Chiara Del Gaudio, Giuseppe De Silva, Serena De Simone, Daniela Faiella, Nico Pirozzi e i pubblicisti Matteo Baselice,

Francesco Licastro e Diana Miraglia. Il regolamento stabilisce che le cariche di presidente e di segretario vengano assegnate al consigliere con maggiore anzianità

Elisabetta Garzo e Paola Severino

di iscrizione all’Ordine e al più giovane iscritto. Presidente è diventata Diana Miraglia, settantacinque anni compiuti a ottobre, pubblicista dal maggio 1986; segretaria è Chiara Del Gaudio, cinquantasei anni, professionista dal maggio 2011.
Sulla scelta della segretaria c’è però un’ombra che potrebbe essere rapidamente chiarita. Il regolamento sul consiglio di disciplina firmato dall’allora ministro della Giustizia Paola Severino prevede che “presidente e segretario non devono essere iscritti ad altri Ordini professionali”. Chiara Del Gaudio sarebbe invece iscritta all’albo degli avvocati di Napoli come risulta anche dalla sua pagina professionale.
Ora riportiamo alcune note biografiche della presidente. Nata nell’ottobre del ’46 al Vomero, a piazza Vanvitelli, laurea in Lettere moderne alla Federico II, Diana Miraglia ha insegnato italiano per quaranta anni cominciando all’Itis di Ottaviano, poi ha girato per vari istituti alberghieri per chiudere all’istituto Elena d’Aosta dove è rimasta per venti anni fino alla pensione conquistata nel 2013. Sul versante giornalistico ha esordito scrivendo per vari settimanali e per il quotidiano NapoliNotte, quindi per i giornali di Orazio Mazzoni, Napoli Oggi e Il Giornale di Napoli; ha lavorato anche a Telelibera 63, con Genny Bruzzano, Gianni Filosa e Mimmo Falco, a Tele Luna e al settimanale Metrò con Salvatore Manna. Nel 2014 ha fondato un quotidiano sportivo on line, Contropiede Azzurro, che guida ancora oggi, con contributi del grafico e vignettista Roberto Rey.
Per chiudere qualche ultima considerazione. Il nuovo consiglio è formato da tutti esordienti con l’eccezione di Nico Pirozzi, che è stato per un periodo presidente della terza commissione del consiglio di disciplina presieduto da Maurizio Romano. Fece ‘l’errore’ di prendere sul serio l’esposto presentato contro l’attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio che sparava a palle incatenate contro i giornalisti stilando anche una lista di proscrizione dei peggiori. Di Maio venne convocato per un’audizione

Gennaro Carotenuto, Giuseppe De Silva e Daniela Faiella

ma all’improvviso tutto venne fermato e annullato. E nel giro di pochi mesi Pirozzi si ritrovò fuori dal nuovo consiglio di disciplina perché il suo nome non venne nemmeno inserito nella lista

destinata all’allora presidente del tribunale Ettore Ferrara.
Altra riflessione. L’elezione di una pubblicista alla presidenza conferma che Lucarelli dipende ormai dalle operazioni che mette in cantiere il vice presidente dell’Ordine regionale Mimmo Falco. Per la presidenza Lucarelli puntava su Marco Pellegrini, ex capo cronista del Mattino in pensione ma non si è accorto che non aveva i crediti formativi necessari e quindi non è stato nemmeno inserito nella rosa dei diciotto.
Il consiglio di disciplina si riunirà il 21 gennaio alle 16 per decidere i presidenti e la composizione delle commissioni.