Sorrentino 2: e De Francesco?

Anche il Corriere del Mezzogiorno on line scende in campo nell’operazione Oscar e va a scoprire chicche su Paolo Sorrentino e Toni Servillo sull’asse Napoli-Caserta. Lo fa il 4 marzo con un pezzo da Caserta.
Tra gli altri viene intervistato Roberto D’Alessandro, attore casertano “Andò così: avevo scritto un copione di altro genere, non se ne fece nulla ma ne parlai con Paolo. Tempo dopo Paolo mi chiese se potevo regalargli quel mio titolo, proprio ‘La grande bellezza’. È già tuo, gli dissi, e non vi dico l’emozione quando mi sono visto dedicare questa grande opera”.
Immaginiamo, ma non dirlo a noi. E nemmeno all’autore del pezzo, che nell’emozione ha trasformato il cognome di Roberto De Francesco in D’Alessandro. Però, che soddisfazione: scrive un testo che non diventa nulla, regala il titolo all’amico Paolo che non gli fa fare neanche una particina nel film e perde il cognome. La grande sfiga.
L’autore dell’articolo intervista anche il professor Cherubino Gambardella, ordinario di Progettazione architettonica a Caserta e anch’egli grande amico di Paolo. “Nell’abbigliamento mi consento vezzi come la giacca gialla e la pochette - dice- e Paolo un giorno a cena mi disse: ho trovato! E così diede il mio cognome al suo Toni Servillo- Jeep”. Scritto proprio così, Jeep, anche se nel film è Jep. Ma il Cormezz anche a Caserta va come un treno, anzi come una Jeep.

Ruy Vaz

(*) www.seseicositidicosi.blogspot.it
 
Paolo Sorrentino
Toni Servillo
R. De Francesco (*)