Androide e giornalistoide

Cara Iustitia,
chi è che non ricorda di aver studiato, a scuola, una delle poesie più famose di Giacomo Leopardi, “La ginestra”, scritta nella casa del poeta a Torre del Greco? Be’, ora sappiamo che qualcuno c’è.
“Qui sull’arida schiena / Del formidabil monte / Sterminator Vesevo”… eccetera. I versi hanno ispirato uno degli artigiani che hanno realizzato i carri allegorici per la Piedigrotta, che ha chiamato “Sterminator Vesevo” la sua opera in cartapesta raffigurante il vulcano. Poi il caso ha voluto che proprio quel carro prendesse fuoco e venisse distrutto dalle fiamme, con la gente che in un primo momento ha pensato che si trattasse di un “effetto speciale”, prima dell’arrivo dei vigili del fuoco.
Il Tg Campania della Rai, guidato da Massimo Milone, ne riferisce il 9 settembre, nell’edizione delle 14, con un servizio di Massimo Ravel, che dice: “un incendio vero e proprio ha distrutto completamente il carro denominato, ironia della sorte, ‘Sterminator Vesevo’”, ma, avendo più familiarità con Arnold Schwarzenegger che con Giacomo Leopardi, pronuncia “Sterminètor Vesevo”. Nella nostra mente si sovrappongono così l’immagine dell’androide cinematografico e quella del giornalistoide televisivo.

Ernesto Pomarici

(*) Da www.ridolfo.it
 
Giacomo Leopardi (*)
Massimo Milone
Massimo Ravel