Wuf, Louis the purpett

Se per il suo compagno di merenda e di partito Nicola Cosentino fu coniato all’epoca il nomignolo Nick ‘o mericano, per il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, dopo lo show linguistico in cui si è prodotto al World urban forum svoltosi a Napoli dall’uno al 7 settembre, il soprannome non potrà essere che Louis the purpett. E il World urban forum sarà sempre, da oggi in poi, Wor wolum the rum, come Louis l’ha definito alla Mostra d’Oltremare mentre sul palco Stefano Caldoro, presidente della Regione, con aria indifferente fingeva di non conoscerlo e qualche delegato in prima fila non riusciva a trattenere lacrime di commozione.
A proposito di delegati: quando Cesaro ha iniziato a parlare molti italiani hanno messo le cuffie per la traduzione simultanea, mentre rappresentanti del Sudan e del Burkina Fasu hanno invece seguito con attenzione l’intervento in lingua originale. Che la gestione del rapporto Cesaro – informazione – Wuf fosse una brutta gatta da pelare (Louis direbbe hard nut to crack) lo aveva già capito qualche giorno prima Rino Genovese in una intervista non-intervista in cui ha preso le distanze da Louis. Capo servizio (da aprile) e componente del comitato di redazione del Tgr Campania (dal maggio 2008), Genovese in quella non-intervista ci aveva messo non la faccia, ma soltanto la mano che reggeva un microfono (protesta di Enzo Colimoro per la presenza di mani abusive in Rai, ma il presidente dell’Ordine regionale Ottavio Lucarelli ha replicato: tranquilli, è la mano di un giornalista professionista), mentre Louis the purpett leggeva una dichiarazione da un cartello che forse gli stava reggendo il portavoce Roberto D’Antonio.
Comunque: i delegati tornano nei propri Paesi con i soliti dubbi e qualche nuova perplessità. Ma dopo il wor wolum the rum c’è una certezza in più. Adesso si sa chi scrive i testi del personaggio Cetto La Qualunque di Antonio Albanese.

Ruy Vaz
(*) Da www.blogosfere.it
 
Luigi Cesaro
Rino Genovese
Roberto D'Antonio
Antonio Albanese (*)