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La Cassazione conferma
la reintegra di Siviero |
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LA CORTE DI cassazione ha, forse, posto la parola fine a una vicenda giudiziaria che si trascina da ventiquattro anni. Con la sentenza di tredici pagine depositata il 31 marzo la sezione lavoro a forte traino femminile (il presidente è Lucia Tria, la relatrice Antonella Pagetta, completano il collegio i consiglieri Fabrizia Garri, Roberto Bellè e Luigi Di Paola) ha confermato la decisione della Corte d’appello di Napoli che nel 2019 ha dichiarato in via definitiva l’illegittimità del licenziamento intimato dal Mattino il 27 gennaio del 1997 al giornalista Massimo Siviero.
Natali romani, professionista dal 1963, Siviero inizia a scrivere |
per il Mattino nel 1962, viene assunto nel 1966 per decisione della magistratura e dopo aver svolto decenni di attività professionale e sindacale è licenziato dalla società nell’ambito di uno stato di crisi |
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G. Nicola D’Amati, Raffaele De Luca Tamajo, Massimo Siviero |
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durato dal 1995 al gennaio del 1997. L’anno successivo il giornalista, nell’ultima tornata assistito dagli avvocati Giovanni Nicola D’Amati, Claudia Costantini e Marco Siviero, ha iniziato la sua lunga battaglia andata avanti affrontando nove giudizi della magistratura: un ricorso in pretura e due appelli a Napoli rigettati, un appello accolto a Campobasso, tre ricorsi vinti davanti alla Suprema corte, un nuovo rinvio alla Corte d’appello di Napoli e la sentenza della Cassazione.
C’è ora il sigillo sulla reintegra con il versamento dei contributi e la condanna alle spese legali liquidate in diecimila euro a cui vanno aggiunti oltre mille euro per il contributo unificato da versare al ministero della Giustizia vista l’infondatezza del ricorso presentato dal Mattino, difeso dagli avvocati Marcello e Raffaele De Luca Tamajo.
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