A volte basta un piccolo errore, un momento di distrazione, una semplice vocale sbagliata e il guaio è dietro l'angolo. È successo purtroppo al povero sito diretto da Flavia Provenzani money.it, specializzato in approfondimenti economici, che il 28 marzo in un articolo riguardante un possibile piano anti nucleare nella parola "sbarrate" l'errore coinvolge la prima 'a' che viene trasformata in 'o', distruggendo la serietà dell'articolo che ovviamente in poche ore rimbalza nel web diventando un vero e proprio cult.
Gli errori di battitura o di distrazione non dovrebbero mai capitare ma purtroppo se ne vedono sempre di più, e, tra tanti, riaffiorano alla memoria altri casi del Pantheon degli svarioni e delle parole storpiate come 'trombosi' o 'inoculate', in cui è bastato davvero poco per combinare un guaio.
Dopo circa 24 ore l'articolo è stato corretto, ma 24 ore in un luogo frenetico come il web equivalgono a settimane o mesi, e gli screenshot del titolo storpiato hanno ormai fatto il giro di tutti i nostri cellulari. |