In questi giorni il collega Fabrizio Geremicca è oggetto di un’assurda aggressione
mediatica fatta di manifesti murali e lunghi spot sulle emittenti del gruppo Telelibera.
La sua "colpa" sarebbe l'aver fatto "informazione faziosa" sull'iniziativa
di venerdì 1 dicembre dei mediattivisti napoletani nella sede di Telelibera, di proprietà dell’imprenditore Lucio Varriale. In particolare avrebbe dipinto, nel suo breve articolo sul Corriere del Mezzogiorno, come un'azione di protesta pubblica quella che secondo l'emittente è stata solo una "visita cordiale". Secondo i protagonisti della vicenda, invece, Geremicca ha riportato fedelmente quanto accaduto. Ma ancor più che il merito della vicenda è il metodo a sconcertare. L’attacco personale strillato su manifesti anonimi sparsi per la città è un sistema di critica inaccettabile, tanto più se rivolto contro un giornalista che ha riportato i fatti come si sono svolti, facendo niente più che il suo lavoro. Esprimiamo la nostra piena e convinta solidarietà a Fabrizio Geremicca e chiediamo che il Comune, già sollecitato in tal senso, provveda a rimuovere immediatamente i suddetti manifesti.
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