Depistaggi su Cederna

Il 7 dicembre Repubblica Napoli, guidata da Ottavio Ragone con vice Giovanni Marino, propone la consueta pagina ‘Giorno e Notte’, una rubrica di suggerimenti di spettacoli teatrali, cinematografici, mostre e inaugurazioni. Sotto la testatina l'Agenda vengono segnalati alcuni spettacoli teatrali con relativa fotina dei protagonisti. Tra questi c'è Da questa parte del mare, con Giuseppe Cederna, 62 anni, volto noto di cinema e tv. Giuseppe è figlio di Antonio Cederna, giornalista e scrittore, e nipote della più conosciuta Camilla Cederna, icona del giornalismo d'inchiesta durante gli anni di piombo.
In particolare Camilla scrisse il libro Giovanni Leone, la carriera di un presidente, che portò alle dimissioni del presidente della Repubblica nel 1978. Leone non si rivolse mai alla magistratura per difendere la sua onorabilità, ma lo fecero i figli che querelarono la giornalista per diffamazione e i giudici condannarono lei e l'Espresso. Nel '98, poi, quando Leone era ormai novantenne, Emma Bonino e Marco Pannella andarono a chiedergli scusa. Erano trascorsi venti anni, tempi italiani. Camilla non chiese scusa, perché nel frattempo era morta l'anno precedente.
E molti ricorderanno la storia dell'anarchico Giuseppe Pinelli e di piazza Fontana, morto nel 1969 dopo essere precipitato dalla questura di Milano. Camilla scrisse Pinelli, una finestra sulla strage e finì nella bufera perché considerava responsabile di quella morte Luigi Calabresi, all'epoca capo della squadra mobile della questura milanese, ucciso sotto casa dalle Brigate rosse nel 1972.
E che c'entra in tutto ciò l'incolpevole Giuseppe Cederna, in scena al Mann con lo spettacolo Da questa parte del mare? Nell'agenda di Repubblica viene segnalato il suo spettacolo, ma la foto è di Camilla Cederna. Depistaggi.

Masino Pavese

 
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