La citazione è facoltativa

Il 28 febbraio, poco dopo le 9, il Fatto Quotidiano on line mette in rete in esclusiva la notizia della sentenza della Corte dei conti nei confronti di sette ex amministratori di palazzo San Giacomo colpevoli di avere pagato centinaia di lavoratori per la raccolta dei rifiuti e di non averli mai utilizzati e perciò condannati a risarcire complessivamente 5 milioni e seicentomila euro al comune di Napoli. Per gli ex sindaci Antonio Bassolino, Riccardo Marone e Rosa Russo Iervolino e gli ex assessori alla Nettezza urbana Ferdinando Balzamo e Massimo Paolucci la somma da versare è per ognuno di 560.893 euro; per altri due assessori alla Nettezza urbana, Ferdinando Di Mezza e Gennaro Mola, sono emerse maggiori responsabilità ed è quindi più alto il risarcimento da coprire: un milione e 402.233 euro a testa.
Sette ore più tardi la notizia, firmata sul Fatto dal cronista Vincenzo Iurillo, viene rilanciata dalla redazione napoletana dell’Ansa con quattro take. A seguire va in rete, in posizione di rilievo, sui principali giornali on line e viene ripresa dai tg nazionali, ma non c’è traccia del giornale che l’ha scritta per primo.
Resta allora da capire: citare la fonte non è un obbligo deontologico? Oppure la citazione è facoltativa? O c’è una indicazione precisa dei responsabili delle testate di non citare la fonte per non dare l’impressione che si sta copiando il lavoro degli altri?

Francesco Ingravallo

 
Riccardo Marone
Massimo Paolucci
Gennaro Mola