‘Ragazzi di Buda’ non è un inno fascista

Ho letto sul Mattino del 6 marzo un dettagliato resoconto della trasferta degli ultrà della Lazio a Monaco di Baviera dove la loro squadra giocava il ritorno degli ottavi di Champions League.
A pagina 38 c’è un articolo, firmato da Alberto Abbate con la collaborazione di Valerio Marcangeli, nel quale ho trovato un errore da matita rossa quando l'autore ha definito come “coro fascista” la canzone ‘Avanti Ragazzi di Buda’.
Ragazzi di Buda’ non è un coro fascista. È una canzone d'autore, diventa inno identitario. La scrive nel 1966 Pier Francesco Pingitore, fondatore del Bagaglino, con la musica di Dimitri Gribanovski, in occasione del decennale della repressione sovietica della rivolta operaia, popolare e studentesca di Budapest e quindi per motivi storici è sbagliato assegnarlo al ventennio fascista.
Se poi Abbate avesse ascoltato la canzone facilmente reperibile su youtube avrebbe scoperto che l'autore usa per ben due volte la parola ‘compagni’.

Giuseppe Parente

 
Alberto Abbate
Francesco Pingitore