Totaro che assistono la Massa; il 30 settembre per i legali dello studio del professore Mattia Persiani che difendono la Rai.
Nell’udienza del 21 gennaio verranno anche ascoltati due testi, uno per parte. Lunga la lista presentata dalla giornalista; singolare la scelta della Rai che ha indicato soltanto tre nomi. E sono nomi che destano perplessità.
In lista viale Mazzini schiera, come Iustitia ha già scritto, Carlo De Blasio, il vice direttore della Testata giornalistica regionale con sede Napoli e delega al Sud peninsulare; Massimo Milone, capo della redazione partenopea dal 2003 al 2013 e poi direttore di Rai Vaticano; Antonello Perillo, da otto anni responsabile dei servizi giornalistici di Fuorigrotta. Il primo non può dire niente di significativo perché è arrivato a Napoli nell’ottobre del 2017 quando l’emarginazione progressiva della giornalista andava avanti ormai da molti anni. Milone e Perillo, se dovessero trovare conferma in giudizio la tesi della ricorrente, sarebbero i principali responsabili dei danni subìti da Marialaura Massa e, forse, ne dovrebbero rispondere. Sono perciò testi con una credibilità tutta da valutare. |