Massa vs Rai
al 21 gennaio

IL GIUDICE DEL lavoro del tribunale di Napoli Clara Ruggiero ha fissato al 21 gennaio la prossima udienza del giudizio promosso dalla giornalista Rai Marialaura Massa contro l’azienda. Il processo verte sulla richiesta di risarcimento della giornalista per la significativa dequalificazione professionale subìta e per i danni dovuti ai ripetuti scavalcamenti professionali andati avanti per molti anni con gravi ripercussioni sulla salute della Massa, in Rai prima con dieci anni di

contratti a termine e poi l’assunzione a tempo indeterminato dal 2005.
Dopo l’udienza del 29 giugno il magistrato si era riservato indicando poi i tempi per la presentazione delle note: il 15 settembre per gli avvocati Giuseppe Marziale e Patrizia

Marialaura Massa e Antonello Perillo

Totaro che assistono la Massa; il 30 settembre per i legali dello studio del professore Mattia Persiani che difendono la Rai. Nell’udienza del 21 gennaio verranno anche ascoltati due testi, uno per parte. Lunga la lista presentata dalla giornalista; singolare la scelta della Rai che ha indicato soltanto tre nomi. E sono nomi che destano perplessità.
In lista viale Mazzini schiera, come Iustitia ha già scritto, Carlo De Blasio, il vice direttore della Testata giornalistica regionale con sede Napoli e delega al Sud peninsulare; Massimo Milone, capo della redazione partenopea dal 2003 al 2013 e poi direttore di Rai Vaticano; Antonello Perillo, da otto anni responsabile dei servizi giornalistici di Fuorigrotta. Il primo non può dire niente di significativo perché è arrivato a Napoli nell’ottobre del 2017 quando l’emarginazione progressiva della giornalista andava avanti ormai da molti anni. Milone e Perillo, se dovessero trovare conferma in giudizio la tesi della ricorrente, sarebbero i principali responsabili dei danni subìti da Marialaura Massa e, forse, ne dovrebbero rispondere. Sono perciò testi con una credibilità tutta da valutare.