COMUNICATO SINDACALE
L’Assemblea dei redattori del Mattino, convocata il giorno 15 settembre e riunitasi mercoledì 27 settembre, ascoltata la relazione del Cdr, valuta negativamente l’assenza di decisioni da parte del Direttore in tema di organizzazione del lavoro.
Le richieste di assunzioni, di sostituzione dei colleghi che hanno lasciato il giornale, di copertura dei vuoti in organico all’interno di settori da tempo in attesa di stabilizzazione degli assetti di vertice, continuano a non trovare risposte.
A queste condizioni strutturali, ormai croniche, si aggiunge un uso scorretto e dilagante degli apporti esterni, non sempre nel rispetto del Contratto di lavoro. Con un provvedimento preso dall’Azienda, al di fuori di ogni consultazione con il sindacato, e comunicato solo per conoscenza al Direttore, è stato sospeso l’utilizzo di numerosi corrispondenti e collaboratori che garantiscono il quotidiano radicamento del giornale nel suo territorio di riferimento. L’organismo sindacale, al contrario, aveva chiesto la regolarizzazione di posizioni e rapporti di lavoro, laddove se ne ravvisassero le condizioni. Il risultato è un oggettivo impoverimento del giornale.
Contemporaneamente - pur in presenza dei reiterati rilievi critici da parte della Redazione e del Cdr - si registra la progressiva perdita di identità della testata e della centralità del corpo redazionale, anche in conseguenza del sistematico ricorso a figure esterne per compiti e ruoli che sono propri dei redattori (commenti, analisi, inchieste e perfino articoli di cronaca). In questo contesto, l’Assemblea valuta con estrema preoccupazione l’ormai quasi quotidiana pubblicazione di commenti-fotocopia trasferiti dal Messaggero sulla prima pagina del Mattino.
Alla luce di queste considerazioni, si evidenzia una grave crisi di fiducia del Direttore nei confronti della Redazione. L’Assemblea dei redattori del Mattino ha, pertanto, votato all’unanimità la costituzione della Commissione elettorale perché la Redazione si esprima a scrutinio segreto sulla fiducia al Direttore.
L’Assemblea stigmatizza altresì l’atteggiamento dell’Azienda che in più occasioni ha mostrato di voler procedere senza un necessario, serio ed approfondito confronto sindacale. Emblematica viene ritenuta la vertenza sull’applicazione dell’articolo 7 del Cnlg in tema di fruizione della settimana corta, che ha costretto la Redazione a intraprendere un’azione legale.
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