Stampa romana vara
lo sportello mobbing

DAL 13 SETTEMBRE l’Associazione stampa romana ha attivato uno sportello per il mobbing in redazione che vedrà il vice segretario Stefano Romita a disposizione dei giornalisti, con la garanzia dell’anonimato, ogni venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18.
La richiesta di una presenza del sindacato territoriale – spiega il segretario di Stampa romana Lazzaro Pappagallonell’ascolto, nel riscontro, nella tutela di colleghi e colleghe sottoposti a pressioni, molestie, ad atti di vero e proprio bullismo redazionale è una necessità sempre più stringente. La reazione all’allarme lanciato a luglio in alcune redazioni romane prestigiose (il riferimento è al Messaggero,

ndr) ha dettato i tempi di un intervento concreto da parte di Stampa romana. Una risposta e una risorsa in più che mettiamo a disposizione dei singoli colleghi e colleghe e anche dei cdr”.
Ma cosa è successo di tanto grave a luglio nella redazione del quotidiano romano, diretto ormai da quasi sette anni da Virman Cusenza con vice Osvaldo De Paolini, Massimo Martinelli e Alvaro Moretti? Difficile

Lazzaro Pappagallo
avere versioni nitide: l'unica certezza è che sono arrivate dai vertici del giornale pressioni violente con atteggiamenti aggressivi che hanno creato malori seri e profondi ai redattori meno ‘corazzati’. Il sito ‘Professione reporterscrive di “tre problemi di salute negli ultimi tempi, di cui due gravi, con arrivo di ambulanze a via del Tritone”.
Una situazione insostenibile che il 16 luglio ha spinto il comitato di redazione a intervenire con una nota molto dura con la quale “esprime profonda preoccupazione per il clima inaccettabile che si è venuto a creare all’interno del giornale”. Passa poi a occuparsi di Cusenza: “dopo troppi casi di problemi di salute incorsi a colleghi per cause, direttamente e indirettamente, collegate a situazioni di stress, il cdr invita formalmente la direzione a porre in atto senza indugi tutti gli strumenti necessari a un immediato miglioramento del clima ambientale e lavorativo all’interno della redazione ”. Il comitato di redazione chiude quindi annunciando che “si riserva di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per il raggiungimento di questo scopo, non più procrastinabile, a tutela della salute fisica e psicologica dei colleghi, ed
Pierluigi Roesler Franz
è pronto a sostenere i colleghi stessi in tutte le sedi”.
Pochi giorni dopo, il 24 luglio, anche il sindacato dei cronisti romani, guidato dal veterano Pierluigi Roesler Franz, interviene su “alcuni recenti gravi episodi di vessazione nei confronti dei giornalisti nel loro luogo di lavoro”. “Consideriamo indispensabile e prioritario – scrivono i cronisti che si recuperi il valore del rispetto in un

lavoro come il nostro dove la solidarietà tra colleghi è principio di legge. Vanno isolate e censurate tutte le esasperazioni. Non esiste grado o qualifica che possa autorizzare un qualsiasi comportamento di bullismo o vessatorio; anzi in questi casi il rapporto gerarchico non è una giustificazione ma un’aggravante”. 
Parole chiarissime e ora sarà necessario verificare se, dopo la pausa di agosto, i vice direttori e Cusenza hanno operato una riflessione adeguata alla gravità di quanto successo nei mesi scorsi.