Può sembrare una inezia. In fondo si tratta soltanto di una lettera sbagliata ma è come se il Corriere della Sera scrivesse in un titolo o in un sommario che il numero del tennis mondiale è Jannik Sinnet.
Dallo scorso gennaio, da quando il tennista di San Candido ha conquistato il titolo slam vincendo l’Australian Open l’Italia si è diventata grande appassionata di tennis. E Sportweek, il settimanale del sabato della Gazzetta dello Sport, diretto da Pier Bergonzi, in ogni numero dedica almeno un servizio ai protagonisti della racchetta. Le due pagine del 7 settembre sono firmate da Alessandra Rossi e centrate sull’abbigliamento di Naomi Osaka agli Us Open, dove peraltro è uscita di scena al secondo turno eliminata in due set dalla ceca Katerina Muchova.
L’argomento è il look della tennista con il suo vestito e le sue scarpe arricchiti da vistosi fiocchi verdi disegnati dal brand nipponico Ambush in tandem con la Nike. Nel sommario il desk di Sportweek scrive che “la giapponese resterà negli annali degli Us Open grazie al suo look Ambush x Nike. Che fa ombra alla gonna plissetta della Lengler e ai tutù di Serena Williams”, di cui vengono pubblicate le foto.
C’è però da osservare che i giornalisti della Gazzetta sbagliano il nome della giocatrice con la “gonna plissetta” ed è sorprendente.
La transalpina Suzanne Lenglen è stata la dominatrice mondiale del tennis femminile nella seconda metà degli anni Venti, ha vinto a venti anni il torneo di Wimbledon, vittoria seguita da altri 24 trionfi nei tornei del Grande Slam. I francesi la soprannominarono “la Divina”. |