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Mattino, per De Core
46 a favore e 2 contro
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IL 14 LUGLIO con una percentuale del 96 per cento dei voti favorevoli i redattori del Mattino hanno approvato il piano editoriale che il direttore Francesco De Core aveva presentato all’assemblea due giorni prima. Nel dettaglio su 48 votanti 46 hanno votato a favore e 2 contro. E, con alle spalle sedici anni di lavoro al Mattino, si è trattato soprattutto di un voto di stima personale e di apprezzamento per il drastico cambio di stile dopo le urla frequenti e le sfuriate a ripetizione di chi lo ha preceduto.
Con un intervento di mezz’ora De Core ha chiarito che dopo la |
presentazione ad aprile del ‘piano in presenza di crisi’del presidente del Mattino spa Massimiliano Capece Minutolo del Sasso e ‘la riorganizzazione’ della redazione preparata dal direttore Federico Monga con il varo dello stato di crisi sottoscritto da azienda e cdr ai primi di maggio, dai tempi incerti con la scaletta delle uscite tutta da definire, non vi sono per ora grandi margini di manovra. |
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Massimiliano Capece Minutolo |
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Tre, in ogni caso, i primi interventi: l’accorpamento tra cronaca cittadina e Grande Napoli; l’incremento delle iniziative speciali; l’investimento sul digital. Partiamo dal terzo punto, citato anche nel piano di Capece e individuato come l’unico settore che presenta margini consistenti di crescita economica. Ci sarà un rafforzamento delle risorse da impiegare nella squadra dell’on line con un incremento dei contributi di tutti i redattori e un maggiore lavoro sui social e sulla web tv per puntare a un forte sviluppo delle copie digitali.
Per le iniziative speciali il direttore ha chiesto proposte ai giornalisti. Intanto parte con tre libri per i lettori: il 23 luglio uscirà il secondo volume di ‘Napoli Segreta’ di Vittorio Del Tufo; ad agosto ci sarà un libro su Jovanotti che il 26 e 27 agosto terrà due concerti a Castel Volturno; per settembre è invece previsto un volume su Giancarlo Siani intimo che mette insieme una serie di testimonianze inedite.
Il terzo punto riguarda la fusione delle cronache che dovrebbe arrivare a ottobre. Per vari motivi una sorta di passaggio obbligato. Innanzitutto la responsabile della Grande Napoli, Marilicia Salvia, è nella pattuglia dei sette redattori da prepensionare e poi il tandem Salvia con il vice Paolo Mainiero non ha prodotto risultati soddisfacenti. Tutte le aree perdono copie, ma le percentuali della provincia di Napoli sarebbero le più alte. E ci sono state anche di recente notizie che sono arrivate sulle pagine del |
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Paolo Mainiero e Marilicia Salvia |
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Corriere della Sera ma non hanno trovato spazio adeguato sul Mattino. Sarà perciò necessario mettere mano a una riorganizzazione e a nuove motivazioni della folta rete dei corrispondenti.
Chiudiamo con una curiosità ‘storica’.
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Quando nel maggio del 2003 De Core venne assunto al Mattino dal direttore Mario Orfeo con i gradi di capo servizio e l’assegnazione all’ufficio dei redattori capo ci fu un profondo malcontento tra i giornalisti per gli arrivi dall’esterno collocati in posizioni di comando. E un componente del cdr, Marco Esposito (gli altri erano Enzo Ciaccio e Pietro Treccagnoli), propose di votare a scrutinio segreto la fiducia al direttore. Orfeo ne uscì con una bella scoppola: su 120 aventi diritto ci furono 95 votanti, con 72 contrari, 15 favorevoli, tre nulle e cinque bianche. |