Inpgi, tutti bocciati
i candidati Mattino

BASTONATA PIENA per i candidati del Mattino al consiglio generale dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti. Tra i sei in pista, erano quattro i redattori di via Chiatamone; questi i piazzamenti: terzo classificato Pietro Treccagnoli con 258 voti;  quarto Salvo Sapio con 219 preferenze; quinta Daniela De Crescenzo con 92 preferenze; sesta Carla Di Napoli con 28 voti. I seggi da assegnare però erano soltanto due e se li sono aggiudicati

Enzo Colimoro, che ha raccolto 393, e Rossana Russo, che ha portato a casa 336 voti, una ottantina in più di Treccagnoli messo in campo dalla stessa scuderia guidata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti campani Ottavio Lucarelli


Domenico Falco, Umberto Nardacchione e Lino Zaccaria

scuderia che evidentemente ha investito in maniera diversa sui due cavalli. Entrambi gli eletti già ricoprono incarichi importanti: Colimoro è presidente dell’Associazione napoletana della stampa, Rossana Russo è consigliere dell’Ordine campano. Finora non hanno lasciato tracce significative della loro attività, ma con un secondo incarico forse il rendimento migliorerà.
Al consiglio generale una vincitrice Mattino comunque c’è: Maria Chiara Aulisio che aveva imposto la candidatura di Rossana Russo e si è schierata all’ingresso del seggio per sostenere il suo soldatino. Anche la formazione di Colimoro, che si giovava del sostegno di Lino Zaccaria e del pubblicista Domenico Falco, ha utilizzato come specchietto il candidato Mattino Salvo Sapio che ha incassato 174 voti in meno del suo compagno di squadra.
Particolarmente urticanti le bocciature di Treccagnoli e Sapio, annunciati invece i risultati modesti delle due croniste: Daniela De Crescenzo si era dichiarata vicina all’associazione Articolo 21 che a Napoli ha tra i punti di riferimento Carlo Verna, ma il sostegno del segretario dell’Usigrai non è servito granché; candidatura di testimonianza per Carla di Napoli che aveva accettato la proposta di Massimo Alberizzi, inviato per l’Africa del Corriere della sera e leader della combattiva corrente di minoranza Senza bavaglio.


Laura Antonini, Claudia Marra e Maurizio Cerino

Per i pensionati è stato confermato al consiglio generale Umberto Nardacchione, che ha raccolto 372 preferenze, mentre ha ottenuto soltanto 39 voti l’altro pensionato campano in lizza, Gianni Festa, presidente del Corecom regionale. Con 1518

preferenze è stato eletto tra i supplenti del collegio sindacale (gestione generale) Lino Zaccaria, consigliere generale uscente. A notevole distanza si sono piazzati gli altri candidati: Maurizio Cerino, sindaco uscente, ha raccolto 700 voti, Daniela De Crescenzo 414 e Gianni Festa 210. Missione fallita di poco per l’uscente Claudia Marra al Comitato amministratore (gestione separata): ha ottenuto 671 preferenze, otto in meno dell’ultima eletta, la toscana Laura Antonini. Staccati invece Luca Franchini, che di voti ne ha presi 348, e Gerardo Pinto, che ha raccolto 185 preferenze.