C’è una bambina che scoppia a piangere per non poter vedere i cartoni animati e perché le amichette le raccontano di fantastiche storie viste in tivù mentre lei è ferma ancora a Heidi, pastorella felice ma un po’ datata e forse oggi nonna con i reumatismi. C’è il signore che non sa che il Napoli ha comprato Edinson Cavani ed è in corsa per la Champion's League. C’è un intero condominio in via Consalvo Carelli 24 per il quale la domenica è una via crucis in cerca di ospitalità tra parenti che paghino un abbonamento a Rupert Murdoch.
È il dramma che si consuma nel cuore del Vomero e di cui ci informa la signora Nadia De Gregorio il 16 marzo sul Roma in un servizio firmato da Piero Piras, un collaboratore sardo o uno pseudonimo. La signora, è bene chiarirlo per evitare strumentalizzazioni, fa sapere anche di essere moglie di un giornalista. Qui però non si tratta di pretendere privilegi per una casta, ma di restituire serenità a decine di persone che non possono vedere i programmi Sky a causa di un platano che oscura il segnale (Un albero “scherma” Sky: la protesta), impedendo di seguire al tg diretto da Emilio Carelli i servizi del corrispondente da Napoli Paolo Chiariello. Agguerrita la signora De Gregorio, che minaccia azioni penali contro l’amministrazione comunale guidata dall’ormai ex sindaco Rosa Iervolino per il danno biologico ed economico.
Per la sua battaglia la signora ha raccolto “foto delle trasmissioni bloccate, immagini della bambina che piange, testimonianze dei residenti e amici ospiti in casa”. A completare il dossier, un’immagine del signor Nestore Coseglia che mostra ancora la foto del suo idolo Hasse Jeppson, soprannominato ‘o Banco ‘e Napule, mentre Piero Piras, che ha preso a cuore i tormenti dei casigliani vomeresi, armato di sigaro e cesoie da giardinaggio taglia i rami del platano.
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