Repubblica da marzo
si stamperà a Salerno

DAI PRIMI DI marzo le copie di Repubblica destinate alla fascia tirrenica che dal Garigliano arriva a Reggio Calabria verranno stampate nello stabilimento delle Arti Grafiche Boccia a Fuorni, nell'area industriale di Salerno. La trattativa è partita diversi mesi fa e sostanzialmente conclusa a luglio, ma il contratto è stato firmato a Roma dall'amministratore delegato dell'Editoriale L'Espresso Marco Benedetto e dal presidente delle Arti Grafiche Orazio Boccia il 24 novembre. L'operazione rientra nel piano varato dal consiglio d'amministrazione del Gruppo Editoriale L'Espresso, presieduto da Carlo Caracciolo, con uno stanziamento di 180 milioni di euro per portare in edicola entro il 2004 il quotidiano interamente a colori, con l'obbiettivo di una crescita di appeal presso i lettori e, soprattutto, presso gli inserzionisti della pubblicità.
Per onorare l'accordo le Arti Grafiche hanno acquistato una rotativa, ora in
fase di montaggio, in grado di stampare quarantamila copie l'ora di un quotidiano formato tabloid di novantasei pagine 'full color'. L'azienda di Fuorni, una spa, con un capitale di un milione di euro e un fatturato per il 2003 di
Maurizio e Vincezo Boccia e Luigi Vicinanza
sedici milioni, interamente controllata dalla famiglia Boccia (con il padre Orazio, fondatore della tipografia, ci sono i figli Vincenzo e Maurizio), lavora da tempo con L'Editoriale L'Espresso. Da tre anni nella tipografia dei Boccia viene stampato il giornale salernitano La Città, dal novembre 2002 diretto da Maurizio De Luca, direttore editoriale della Finegil, la società controllata dal Gruppo L'Espresso, che edita nove quotidiani locali. Con la nuova rotativa i Boccia sono in grado di adeguarsi immediatamente alle richieste di Repubblica, con un range che spazia dalle sessantamila alle duecentomila copie, anche se la previsione è una tiratura oscillante tra le ottanta e le novantamila copie, ripartite tra l'edizione napoletana (guidata da Luigi Vicinanza e Antonio Corbo) per la Campania e l'edizione nazionale destinata alle altre aree da coprire.
"Il core business delle Arti Grafiche - dichiara Vincenzo Boccia, quarant'anni da compiere a gennaio, componente della giunta di Confindustria, dopo aver ricoperto l'incarico di numero uno campano (nel 1998) e vice presidente nazionale (nel 2000) dei giovani industriali - è nella stampa delle riviste a colori e nei cataloghi, con il 55 per cento della committenza che arriva dall'estero. Ma l'accordo con Repubblica, che nel bilancio di previsione 2004 copre il 12 per cento del fatturato, rappresenta un grosso successo, dal momento che nel settore dei quotidiani siamo entrati da pochissimi anni, e un notevole impatto d'immagine".