Cambia il Pd campano e
sceglie il "trash erotico"

IL 3 FEBBRAIO gli esponenti e il popolo del Pd della Campania possono scegliere tra due appuntamenti importanti: nel pomeriggio, alle 17, c’è una manifestazione organizzata dalla deputata Pina Picierno, l’OccupyScampia, per dare un segnale che la camorra… e che i giovani… e che la giustizia… e che la periferia non è stata consegnata ai mille Ciruzzo ‘o malamente e Peppe ‘ o criminale, e che c’è una parte sana che…bla bla, ok. E poi in

serata, una serata freddissima come non c’era dal 1670 (ognuno può dire la data che preferisce, manca la controprova), ad Agnano al Duel Beat in via Scarfoglio c’è il People Party.
Cosa avranno


3 febbraio. Il flop della manifestazione OccupyScampia

preferito quadri e simpatizzanti di Pier Luigi Bersani? Noi non c’eravamo, ma ci fidiamo dell’asciutto e sereno commento del sito Dagospia: Finalmente un po' di gnocca sana e democratica sotto 'o Vesuvio: altro che OccupyScampia! Il Pd venerdì scorso aveva di meglio da fare. L’Espresso è più critico: Pd campano, tutti alla festa trash. Il Corrierone, che sull’on line piazza la notizia tra le prime, fa il solito titolo da curia arcivescovile: La festa in discoteca che imbarazza il Pd, con un incipit pruriginoso: Occhiolini, baci soffiati dal palmo della mano, tubini strizzatissimi. Sul Mattino identico titolo del Corsera: La festa che imbarazza il Pd. E nel servizio c’è il dettaglio sul flop della manifestazione di Scampia. Lungo la stessa linea si muove il Corriere del Mezzogiorno: titolo Belle donne e politici / La festa in discoteca che imbarazza il Pd; catenaccio L’organizzatore Crea: non era una serata hard / Orlando,


Enzo Amendola e Pina Picierno

commissario provinciale: non sapevo.
Di cosa si tratta? Ce lo dice ancora l’Espresso: Un party ad alto tasso di trash erotico - tra decine di ragazze tacco dodici e minigonne inguinali senza niente sotto. Per i più curiosi c’è anche la possibilità di guardare sul

Cormezz il video del party. Presenti, ci informano ancora i prelati del Corriere, il responsabile nazionale del Pd per la Giustizia,  Andrea Orlando pallidissimo dopo il freddo preso a Scampia, il segretario regionale Enzo Amendola, il capogruppo regionale Peppe Russo, decine di giovani democratici e, ospite d'onore, nientemeno che il governatore della Campania Stefano Caldoro, sempre più a suo agio tra i sinistrati che tra i suoi alleati per mancanza di prove del Pdl. E c’è pure Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti e cronista politico di Repubblica Napoli. Evidentemente però è a titolo personalissimo perché l’edizione campana di Repubblica è l’unico giornale che non dà la notizia dell’avvenimento godereccio- politico. Ma non si può dire che Repubblica Napoli, guidata da Giustino Fabrizio con il vice Ottavio Ragone, abbia bucato la notizia; probabilmente Lucarelli non ne ha parlato per una questione di buongusto e per non essere autocelebrativo.
La serata non è piaciuta a Bersani, che in quelle ore di frenetica e sana

baldoria è a Tunisi. E pare che non sia piaciuta neanche al pallido Orlando, che si è giustificato dicendo (testuale) di essere  intervenuto al Duel Beat anche perché sapeva della presenza di Lucarelli. Ma la domanda è:


Lorenzo Crea, Luigi De Magistris e Livio Varriale (*)

che ci faceva a Agnano lo stato maggiore Pd? L’occasione era la presentazione del nuovo programma televisivo, ‘People’,  in onda su Julie Italia, l’emittente controllata da Lucio Varriale con direttore editoriale il figlio Livio. Il programma, ideato e presentato da Lorenzo Crea, va in onda il venerdì in prima serata e ha esordito il 10 febbraio con un’intervista al sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
L’organizzatore della serata è Lorenzo Crea diventato famoso un anno fa per essere stato nominato capo ufficio stampa del Pd in consiglio regionale nonostante l’ingombrante presenza della mamma, Maria Grazia Pagano, ex senatrice, ex europarlamentare,ex assessore al Turismo e grandi eventi della giunta Iervolino, attualmente presidente del Pd della Campania e buona amica di Giorgio Napolitano. Nel gennaio 2011 la Pagano annunciò attraverso Facebook la nomina del figlio con parole strazianti: Con la commozione di una madre che vede felice il figlio vi informo che Lorenzo è stato appena nominato Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Gruppo


Maria Grazia Pagano e Giuseppe Russo

Pd in consiglio regionale. L’annuncio scatenò un’ondata di polemiche su Facebook che Crea provò ad arginare: “Vi posso giurare sulla vita della mia famiglia che né mia madre né nessun altro ha fatto pressioni per questa nomina. Sto

costruendo un percorso autonomo basato su una professionalità riconosciuta da tutti e dalla stima dei miei colleghi”.
Vediamo allora qualche dato della “professionalità riconosciuta da tutti”, partendo dalle notizie che Lorenzo Crea mette in rete su Facebook. Ha venticinque anni; con la selva di università che c’è in Campania ha studiato Scienze della comunicazione nel Basso Lazio, a Cassino, ma non si è laureato; “parla francese, italiana, inglese, spagnola” (l’italiano è la sua seconda lingua); è “Capo Ufficio Stampa” “del Gruppo Pd in Consiglio Regionale”, “del Programma Tv Nazionale Dive & Divi (in onda su una serie di emittenti minori) e “del Programma Tv Show Time” in onda su Tele A. Le note su Facebook si chiudono con un lancio Adn Kronos del 5 gennaio scorso: “Pranzo a villa Rosebery per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la signora Clio, dopo la visita questa mattina al Museo di Capodimonte per la mostra ‘Il giovane Ribera’. Ospite della coppia il presidente del Pd Campania, Maria Grazia Pagano, con il figlio Lorenzo Crea”. Possiamo aggiungere che l'organizzatore del People Party ha fatto il

praticantato all’emittente Canale 9, con l’editore Carla Visone e il direttore Enzo Coppola. Qualcuno ricorda anche la sua prova orale all’esame per diventare giornalista professionista,


Giorrgio Napolitano e Rosa Russo Iervolino

superato con il minimo dei voti. In un afoso pomeriggio del luglio 2008 si presentò in Lungotevere de’Cenci, dove era allora la sede dell’Ordine nazionale, scendendo da un’auto blindata in compagnia di un magistrato amico di famiglia e relativa scorta.
È accalorata e dettagliata la replica di Lorenzo Crea alle polemiche sollevate dalla festa e dalla nomina al gruppo Pd del consiglio regionale collegate anche alle note biografiche sulla “professionalità riconosciuta da tutti”. “Sul People Party - dice – ho risposto agli attacchi indirizzando una lettera (titolo: Nulla da nascondere, una serata tra amici E basta con falsi moralismi, ndr) al Corriere del Mezzogiorno, l’unico giornale che si è documentato prima di scrivere, mentre tutti gli altri non hanno chiamato né me, né Julie Italia. Quanto all’esame per professionista, non ricordo il voto che ho avuto. Aggiungo che per raggiungere Roma mi è stato offerto un passaggio da un magistrato amico di famiglia diretto al Consiglio superiore della magistratura. Per tranquillizzare tutti su una vicenda di quattro anni fa, con una battuta posso assicurare che la


Enzo Coppola e Carla Visone

scorta non era presente al momento dell’esame”.
Passa poi all’incarico al gruppo Pd: “nella primavera del 2010 ho seguito la campagna elettorale di Antonio Marciano, poi eletto in consiglio regionale,

e quando nel gennaio 2011 il capo ufficio stampa del gruppo Ilaria Perrelli è stata eletta al Corecom, il capo gruppo Giuseppe Russo mi ha affidato un contratto a progetto legato alla durata del suo incarico, contratto del quale preferisco non dichiarare l’importo. Si tratta di un incarico fiduciario e nessuno può sostenere che l’addetto stampa di un gruppo politico vada scelto attraverso una selezione pubblica”.

(*) Foto Julie Italia