Il Messaggero tace sulla P2

Il 3 giugno il Messaggero, come il Mattino, dedica due pagine alla morte di Roberto Gervaso. Come nelle due pagine del Mattino anche nei servizi del quotidiano romano corredati da quattro foto (stessi autori, Mario Ajello e Riccardo De Palo; stessi titoli che il Mattino trascrive fedelmente) non c’è nessun riferimento alla loggia massonica P2. Gervaso era uno dei 911 nomi presenti nella lista e utilizzò l’iscrizione per chiedere al ‘maestro venerabile’ Licio Gelli un aiuto per l'assunzione al Corriere della Sera.
Anche il giornale di via del Tritone omette la notizia dell’iscrizione di Gervaso alla P2. Non è chiaro però chi ha dato l’input della censura. È una scelta imposta dall'editore Francesco Gaetano Caltagirone, suggerita dai direttori (Virman Cusenza a Roma, Federico Monga a Napoli) o decisa in solitudine dai singoli redattori?
Qualunque sia stato il ruolo dei direttori rimane imbarazzante il loro silenzio che spazza via tutte le chiacchiere sulla completezza dell’informazione.
E colpisce in particolare il silenzio di Monga perché il Mattino ha avuto un direttore, Roberto Ciuni, probabilmente il migliore degli ultimi settanta anni, che nel dicembre del 1981 fu costretto a dimettersi per la sua iscrizione alla P2.

Martin Beck

 
Roberto Gervaso
Mario Ajello
Roberto Ciuni