Ordine, Landolfo ribadisce
le dimissioni da tesoriere

Al presidente Ermanno Corsi
Al vice presidente Domenico Castellano
Al segretario Francesco Bufi
Ai consiglieri
Maurizio De Tilla, Ottavio Lucarelli
Umberto Nardacchione,
Domenico Santonastaso,
Lino Zaccaria
c/o Ordine dei Giornalisti
N A P O L I

Oggetto: dimissioni da tesoriere
Benché abbia presentato le dimissioni irrevocabili da tesoriere, sino ad oggi non sono state messe all’ odg delle sedute consiliari svolte. Anzi, ho notato che anche per il prossimo appuntamento digiovedì prossimo, questo “argomento” è stato ignorato dalla presidenza.
Dopo aver contribuito a rendere il più trasparente possibile, grazie alla professionalità del consulente Gennaro Corcione ed ai suggerimenti dell’intero Consiglio, ed essermi sobbarcato ad un compito rifiutato da altri, ritenevo di ottenere maggiore attenzione. Evidentemente, così vanno le cose del mondo.
Colgo l’occasione per ricordare a tutti voi che, dopo aver saldati i debiti pregressi con l’Ordine nazionale, questo Consiglio si deve fare carico del recupero crediti, come ho più volte sollecitato in questi anni nelle varie sedute, verso i morosi anche ricorrendo alle vie legali. Non si può demagogicamente affermare che non si manderà mai l’ufficiale giudiziario a casa degli inadempienti quando c’è gente che paga regolarmente e consente di andare avanti. Se si vogliono aiutare i colleghi disoccupati propongo di istituire un fondo di solidarietà per i casi più disperati.
Altri Ordini regionali hanno adottato il sistema della cancellazione di chi non è in regola con le quote, ma qui è stato impossibile perché, quando l’ho proposto, sono state tirate in ballo procedure burocratiche superate altrove. Vi saluto con la cordialità di sempre.

Napoli, 13 marzo 2006

Francesco Landolfo