Lobello vs Ansa: 12 anni
di lavoro con 4mila lanci

IL 7 OTTOBRE gli avvocati dell’agenzia Ansa hanno ballato tra i vari piani della sezione lavoro del tribunale di Napoli per fronteggiare due vertenze.
La prima, in dirittura d’arrivo, è stata promossa da Rosaria Caramiello per lunghi anni precaria a tempo pieno della sede partenopea dell’Ansa, davanti al giudice Federico Bile, che è stato costretto a rinviare l’udienza all’undici

novembre perché i fascicoli del giudizio erano incompleti. L’altra vertenza, avviata da Ivan Lobello, era alla prima udienza davanti al giudice

Rosa Russo Iervolino e Dino Di Palma

Francesco Armato, con il giornalista assistito dall’avvocato Giuseppe Marziale e l’Ansa in campo con i legali romani Manlio Abati e Cristiano Annunziata (che non era presente all'udienza) e con il procuratore speciale Raffaele Greco.
Napoletano, quarantatre anni a dicembre, maturità scientifica al Tito Lucrezio Caro, due anni a Ingegneria alla Federico II e una laurea in Scienze della comunicazione a Cassino, Lobello ha iniziato a lavorare nel ’92 a Canale 21, con direttore Antonio Ravel e cronisti Paolo Rubino e Monica Scozzafava, poi attraversa una serie di testate: Roma, Napoli Notte, la Discussione, Italiamondomotori, Radio Kiss Kiss. Con la redazione napoletana dell’Ansa, guidata da Mario Zaccaria, comincia a collaborare nel novembre del 2000. Due mesi dopo arriva il contratto per la fornitura notizie, accompagnata dalla sigla. E per ottenere il contratto, su richiesta dell’agenzia, deve iscriversi all’Inpgi 2.
Il rapporto rapidamente si consolida e cresce con la produzione di cinque sei lanci al giorno, anche per l’edizione nazionale. Gli viene assegnato uno dei compiti più delicati: seguire il consiglio comunale di Napoli, la giunta e il sindaco; comincia con Antonio Bassolino, prosegue con Riccardo Marone e la lunga stagione di Rosa Russo Iervolino fino all’arrivo di Luigi De Magistris a palazzo san Giacomo. Nel 2004 , come viene ricordato nel ricorso presentato dal giornalista, il presidente della Provincia di Napoli Dino

Antonio Bassolino e Riccardo Marone

Di Palma chiede a Mario Zaccaria che vengano affidate a Lobello le cronache dal palazzo di piazza Matteotti. E l’incarico, che si aggiunge ai resoconti dal comune, va avanti per i cinque anni di presidenza Di Palma.
Nel novembre del 2012 c’è il cambio al vertice di

Ansa Napoli: va in pensione Zaccaria e arriva Alfonso Di Leva e gli spazi per Lobello via via vengono ridotti fino a spingere il giornalista alla decisione di ricorrere alla magistratura, dopo dodici anni di lavoro, un praticantato riconosciuto per la sua attività quotidiana senza limiti di orario e 4mila notizie firmate. La prossima udienza davanti al giudice Armato si terrà il 3 marzo.