Il documento
dell'assemblea

L'assemblea dei giornalisti de Il Mattino, riunitasi per discutere della procedura di licenziamento avviata da Servizi Italia 2015, società del gruppo Caltagirone, nei confronti di quattro dipendenti, esprime piena solidarietà ai compagni di lavoro oggetto del provvedimento dell'azienda e grande preoccupazione per l'ennesima azione unilaterale avviata senza alcun confronto con i sindacati di categoria. L'assemblea condanna fermamente, nella forma e nella sostanza, la procedura di licenziamento adottata da Servizi Italia 2015 e invita la stessa a riconsiderare il provvedimento verificando tutte le strade possibili per la salvaguardia dei posti di lavoro, anche attraverso una ricollocazione dei quattro dipendenti all'interno delle aziende del gruppo. 
La parte editoriale (giornalisti), i produttivi (stampa, prestampa, archivio, servizi tecnici informatici, area di preparazione e rotativa) e i servizi (amministrativi, diffusione, uffici commerciale e del personale) hanno sempre costituito un corpo unico. Nel gruppo Caltagirone editore non è più così per effetto della scissione realizzata nei mesi scorsi, in seguito alla quale sono scattate le procedure di licenziamento. In questo contesto Il Mattino Spa si avvia al terzo stato di crisi in sette anni: il primo step è stato il contratto di solidarietà sottoscritto dai giornalisti nel marzo 2015. Il Mattino da oltre 120 anni è la voce dei napoletani e del Mezzogiorno. In un simile contesto di crisi l'assemblea dei giornalisti fa un appello a tutte le forze culturali, sociali e imprenditoriali perché stiano vicine a un bene comune qual è la testata fondata da Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao.

L'assemblea dei giornalisti de Il Mattino Napoli, 12 ottobre 2016