Per l’Ordine c’è
il voto elettronico

PER IL RINNOVO del consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e per i consigli regionali si potrebbe andare alle 'urne' a febbraio. Le date ipotizzate sarebbero il 3 o il 4 febbraio per il voto on line e il 7, 14 e 21 febbraio per quello in presenza. I condizionali sono indispensabili perché utilizzando le frenate imposte dall’epidemia del Covid 19 è stata fatta saltare la data del 4 ottobre, frapponendo via via vari ostacoli per rinviare il più possibile il voto.
Ora si ricomincia a parlare di date perché il 16 dicembre il consiglio nazionale dell’Ordine ha approvato a larga maggioranza il ‘Regolamento sulle procedure elettorali con modalità mista telematica e in presenza per il rinnovo degli organi dell’Ordine dei giornalisti’. Il testo è stato

redatto dalla commissione giuridica dell’Ordine nazionale, presieduto da Gianfranco Ricci, con la collaborazione dei consiglieri nazionali Angelo Baiguini (Lombardia), Guido D’Ubaldo (Lazio) e Antonio Valentini

Guido D’Ubaldo e Paola Spadari

(Toscana) e dei presidenti degli Ordini del Friuli, Cristiano Degano, e del Lazio, Paola Spadari, in rappresentanza dei presidenti regionali.
Soltanto nel caso in cui ci sia l’impossibilità di attivare un seggio in presenza si potrà decidere di adottare in forma esclusiva il voto on line. Restano quindi i seggi tradizionali ma si introduce una piattaforma informatica e la creazione di un ufficio elettorale centrale con il compito di coordinare le operazioni del voto telematico. Lo spoglio dei voti in presenza rimarrà invece di competenza dei consigli regionali che si occuperanno anche dell’allestimento dei seggi fisici. 
Il prossimo passaggio è il via libera del ministero della Giustizia e la pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta ufficiale. Si potrà quindi fissare date certe per il voto e avviare la macchina per il voto elettronico. E questa sarà forse un’altra frontiera per i ‘frenatori’ che faranno presente le difficoltà di organizzare in tempi stretti una piattaforma informatica adeguata. Ma a chi eventualmente avanzerà perplessità sarà sufficiente ricordare che si può stipulare subito una convenzione con l’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti, che da oltre dieci anni utilizza il voto on line grazie a una struttura efficiente di tecnici specializzati guidata dall’ingegnere Francesco Panasiti.