Storie di fratelli nel calcio. E uno pensa a Antonio Donnarumma, terzo portiere del Milan e fratello di Gigio, anzi di mestiere fratello di, e i tifosi del Milan a dicembre scorso gli hanno dedicato un simpatico striscione al Meazza: "Parassita". Un milione di ingaggio all'anno per trovarsi in uno stato di famiglia. "Abbiamo sofferto molto, Gigio ed io, ma abbiamo tirato avanti". Sei milioni a Gigio, un milione a Antonio, e forse si intuisce quanto siano stati laceranti questi mesi per due figli di Castellammare di Stabia trapiantati al nord.
Ci sono però altre storie di fratelli che non devono ringraziare l'anagrafe: sono Filippo Inzaghi e Simone Inzaghi. Simone si è scoperto grande allenatore alla Lazio dopo essere stato discreto giocatore, un apprezzato tombeur de femmes capitolino ed ex compagno di Alessia Marcuzzi; Filippo, ex bomber di Juve e Milan, ha dimostrato di saperci fare come mister del Venezia, portato quest'anno a un passo dalla promozione in serie A. E per Filippo, Pippo per tutti, è arrivata una panchina nella massima serie. Il primo giugno l'Ansa.it ci informa che è a un passo dal firmare un contratto biennale con il Bologna. La notizia è corretta, ma la foto che accompagna il servizio propone invece Simone seduto in panchina. E Pippo? Pippo forse non lo sa, ma c'è un contratto che lo aspetta in Emilia a 600mila euro netti a stagione. Cifra non disprezzabile, ma volete mettere con Antonio Donnarumma, il fratello di, che soffre a Milano per un milione all'anno per sedere qualche volta in panchina con vento, freddo e l'umidità che c'è in zona San Siro?
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