"Quanto mi girano i ..."

In via Chiatamone lato mare prosegue, pur se con qualche comprensibile frenata, la lunga marcia verso lo sdoganamento di neologismi e nuove forme lessicali.
Dopo la sosta ai box redazionali dei frocetti romani evocati dal sottosegretario Nicola Cosentino, il direttore del Mattino Virman Cusenza riprende la corsa: si assicura innanzitutto che a Roma non ci siano coglioni impegnati in politica, poi che il vocabolo sia presente nei dizionari. E così il 13 ottobre il mattino.it, curato da Carlo Nicotera, può riportare integralmente lo sfogo di Fabio Cannavaro, capitano della nazionale di Lippi e pilastro della difesa della Juventus di Ciro Ferrara. Senza quegli omissis a cui il Mattino si è sempre rifiutato di sottostare.
Sapete la storia dell’ape che ha punto il calciatore napoletano, la necessità di assumere un farmaco, l’accusa di essersi dopato. E infine il proscioglimento. Tutti i giornali, sportivi e non,  sono sulla notizia. Ma qui si vede davvero la differenza tra stampa libera e quella prigioniera di lacciuoli e condizionamenti dal potere politico. Il mattino.it : Cannavaro e il doping- Mi girano i coglioni, ho la coscienza a posto. Ecco il coraggio di non avere paura. Non come quei bacchettoni del corriere.it: Furia Cannavaro: “Il caso doping? Quanto mi girano i …” O quei radical da diporto di repubblica.it: “Io dopato? Quanto mi girano…”. E i giornali sportivi? Che ne parliamo a fare. Gazzettadellosport.it da rosa che è abitualmente sembra quasi arrossire: “Tutto per un’ape. Quanto mi girano…Ribadisco, mi girano i…”.
Dal Chiatamone lato mare una grande lezione di giornalismo senza se e senza ma.  E la certezza che il direttore non firmerà mai un editoriale soltanto con la sigla del cognome. E un sospiro di sollievo da parte del pensionato abbonato al Mattino: dopo gli interrogativi su quella effe, avrebbe passato l’inverno a chiedersi cosa mai fossero quei misteriosi c. che girano vorticosamente.

Masino Pavese

 
Virman Cusenza
Fabio Cannavaro
Marcello Lippi
Ciro Ferrara