'Onde rotte,
5 a giudizio

COMINCIA IL 22 ottobre davanti al giudice monocratico Vincenzo Lomonte della prima sezione penale del tribunale di Napoli il processo ‘Onde rotte’. Cinque gli imputati rinviati a giudizio il 30 aprile scorso dal gup Mariella Montefusco con le accuse di truffa aggravata e falso ideologico: Giuseppe Giordano, editore di Teleregione e di Italiamia ; la moglie Domenica Sarnataro; il figlio Ciro, di venticinque anni; il nipote Ciro Giordano, di trentuno anni; Giuseppina Alba Pandico, rappresentante

legale di VideoNola.
Dopo due anni di indagini, condotte dal sostituto Antonio D’Alessio, nell’ottobre 2008 il giudice per le indagini preliminari Pia Diani ha firmato quattro ordinanze di custodia cautelare, per i tre Giordano e per la Sarnataro, e nove avvisi


Samuele Ciambriello, Rosario Naddeo e Norberto Vitale

di garanzia. Al centro delle indagini della procura l’emissione di fatture per operazioni inesistenti in modo da gonfiare il volume d’affari e l’assunzione fittizia di giornalisti per aumentare il numero dei dipendenti, operazioni finalizzate a scalare le graduatorie del Corecom per ottenere contributi più alti.
Tre  le parti civili ammesse al giudizio: il ministero delle Telecomunicazioni, che eroga i contributi annuali alle tv regionali e sub regionali sulla scorta delle graduatorie presentate dal Corecom Campania, guidato dal 2002 fino al gennaio 2008 da Samuele Ciambriello, che nel febbraio 2008 ha passato il testimone a Norberto Vitale, sostituito nel novembre scorso da Gianni
Festa
; i legali rappresentanti delle emittenti Tele A (editore Alfredo
Abbaneo
, direttore Rosario Naddeo) e Telecapri (editore e direttore l’ex sindaco di Capri Costantino Federico), assistiti dagli avvocati Pasquale Coppola e Marco Imbimbo.