Procure: Salerno
meglio di Napoli

IL 7 e il 9 ottobre indagini per certi versi simili vengono gestite in maniera diversa dalle procure di Napoli, guidata da Giovanni Melillo, e di Salerno, retta dal facente funzione Luigi Alberto Cannavale.
Nella mattinata del 7 ottobre i carabinieri si presentano a palazzo San Giacomo e presso alcune abitazioni private per effettuare perquisizioni e

sequestri di cellulari nell’ambito delle indagini sul concerto organizzato a piazza Plebiscito per il matrimonio del neo melodico Tony Colombo con Tina Rispoli, vedova del boss degli Scissionisti Gaetano Marino. Nove

Tony Colombo e Claudio De Magistris

gli indagati tra cui cinque vigili urbani, il fratello del sindaco di Napoli Claudio De Magistris e Tony Colombo.
Il giorno successivo il Mattino e Repubblica Napoli dedicano una pagina alle indagini dopo avere recuperato le notizie grazie ai cronisti che seguono il comune di Napoli (Valerio Esca per il giornale di Francesco Gaetano Caltagirone e Antonio Di Costanzo con Dario Del Porto per Repubblica). Dalla procura soltanto silenzio e i titoli dei due quotidiani confermano l’incertezza sulle notizie: per il Mattino ci sono “9 indagati”, Repubblica scrive invece di “8 indagati”.
Cambiamo città e trasferiamoci a Salerno. Si sono concluse le indagini avviate dalla procura di Salerno sui festeggiamenti organizzati tra il 9 e il

Franco Alfieri e Luigi Alberto Cannavale

10 giugno a Capaccio Paestum con cortei di ambulanze a sirene spiegate per festeggiare l’elezione a sindaco di Franco Alfieri. E il 9 ottobre gli uomini della squadra mobile di Salerno hanno eseguito, su decreto del gip del tribunale di Salerno,

il sequestro preventivo di ventitré automezzi di cui venti ambulanze e di uno stabilimento balneare. Nello stesso giorno tutte le notizie sono state annunciate con un comunicato di ventisette righe firmate da Luigi Alberto Cannavale, procuratore ad interim della Repubblica di Salerno.