È l’otto agosto e si disputa al Camp Nou il match Barcellona-Napoli che assegnerà un posto ai quarti di finale della Champions League. All’andata al San Paolo il risultato è stato di 1 a 1.
In Catalogna la squadra di casa vince 3 a 1, con reti di Lenglet, Messi e Suarez per i blaugrana e Insigne per gli azzurri. Il giorno dopo il lettore interessato a conoscere il risultato ha difficoltà a trovarlo sul Corriere della Sera on line.
Se avesse giocato l’Inter la cronaca avrebbe conquistato spazio nelle prime tre file della home page, l’Atalanta sarebbe stata piazzata nelle prime cinque. Il Napoli, anche se l’avversario si chiama Barcellona, squadra tra le protagoniste assolute degli ultimi quindici anni del calcio europeo, viene relegato nella terza colonna della ventisettesima fascia.
Esclusa, forse, la motivazione razzista (l’avversario si chiama Barcellona), c’è da domandarsi quali sono i criteri di valutazione delle notizie che utilizzano Luca Gelmini, il capo del web Corsera e i suoi giornalisti.

Enrico Lottara