Gli spettacoli del Cormezz

Questa città pulsa. Di cultura, di nuovi fermenti intellettuali, di eventi intriganti. Basta leggere le pagine degli spettacoli dei quotidiani: ce n’è per tutti i gusti.
Il 10 dicembre, per esempio, il raffinato ed esigente lettore del Cormezz apre il proprio giornale e comincia a spulciare la pagina 12, quella del Tempo Libero. Ha l’imbarazzo della scelta: può andare al Diana ad ascoltare Sal Da Vinci e il suo “Canto per amore”; oppure all’Augusteo (scelta più impegnativa) per seguire le performances di un pianista e un flicornista in una contaminazione tra jazz e musica moderna. Oppure seguire in provincia Gloriana, interprete di “Angelarosa Schiavone”. Ma se l’indolenza e il rifiuto del traffico hanno il sopravvento può sempre tuffarsi a via Roma. Proprio lì, all’Angiporto Galleria, dove fiorì e prosperò il mito di donna Matilde Serao, c’è l’Evento clou.
Come ci informa compiutamente la cronista di costume del Cormezz, Anna Paola Merone,  “Barbaro compie cinquant’anni e festeggia con un party in grande stile nello storico locale di famiglia, il Salone Margherita”. Ovviamente i cinquant’anni che si festeggiano sono quelli dell’attività commerciale iniziata da Alfredo Barbaro. Una storia raccontata con tastiera tremante dalla cronista di costume, che ripercorre con commozione e dovizia di particolari un’avventura iniziata da don Alfredo nel 1940 quando, scugnizzo di sette anni, si industriava “a vendere qualsiasi tipo di merce nel bar dove lavorava come garzone, per aiutare la famiglia”. Poi il primo negozio “di appena tre metri quadrati” (e la tastiera singhiozza). Poi il secondo e il terzo. Perché non tutti sanno che Barbaro “ha introdotto il jeans Levi’s in Italia”. Ed è stato “l’inventore del primo outlet”. Oggi “il gruppo Barbaro conta diverse attività nel campo della moda, dell’arredamento, della ristorazione, del tempo libero, oltre al Cafè Ristorante e al Teatro Margherita”. Che vita affascinante e frenetica. Ma come fa Alfredo Barbaro a gestire questo impero? Merone ci informa sull’albero genealogico: ci sono i cinque figli (Pasquale, Paola, Alessandra, Barbara e Valeria). “Oltre ad una decina di nipoti”, di cui, nella fretta per l’organizzazione del buffet, la cronista non riporta i nomi. Né ci riferisce sulla data di inizio dei saldi invernali di don Alfredo.
Che serata, che sfavillio di luci. Il lettore, giornale sottobraccio, dopo aver letto i consigli per gli acquisti guarda l’orologio: forse siamo ancora in tempo per una corsa a Chiaia, al Sancarluccio. Va in scena “Signor Krap”, storia di un barbone-clown-scrittore.

Monteiro Rossi
(*) Da www.napoli.com/english/seraopic.jpg
 
Sal Da Vinci
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Matilde Serao (*)
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