Ordine, il boomerang
dei vaccini anticipati

SEMBRAVA UNA BUONA idea con un clamoroso ritorno elettorale in vista del voto per il rinnovo degli Ordini. E Ottavio Lucarelli, dal 2007 alla guida dell’Ordine regionale e deciso a mantenere la poltrona, si butta: a gennaio scrive al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per chiedere una corsia preferenziale sul fronte dei vaccini per gli oltre undicimila iscritti agli albi dei professionisti e dei pubblicisti e al registro dei praticanti. La risposta che arriva dalla Regione è vaga ma a Lucarelli basta e bombarda di post gli iscritti per dire che la richiesta è stata accolta e che bisogna affrettarsi a iscriversi alla piattaforma vaccinale per non restare indietro.
Gli uffici di De Luca lo smentiscono; il governo Draghi indica con chiarezza che dopo soggetti fragili e portatori di handicap l’unico criterio

è anagrafico, dagli ultraottantenni a scalare, e la Campania si allinea. Dal palazzo della Regione arrivano altre note secche che il Mattino il 13 marzo riprende con un piede a tutta pagina

Vincenzo De Luca e Mario Draghi

dal titolo inequivocabile: L’Ordine dei giornalisti: “Priorità a noi” ma De Luca lo sconfessa:“non è vero”.
Lucarelli per un po’prova a resistere poi viene travolto e cerca capri espiatori: ci sono gli invidiosi e anche il sindacato ha remato contro. Secca la replica del Sugc.“Dopo le indicazioni chiarissime di De Lucascrive in una nota Claudio Silvestri, segretario del sindacato unitario dei giornalisti campani – è evidente che l’iscrizione al form inviato dall’Ordine regionale, nonostante il messaggio fuorviante contenuto nella mail, non fa maturare alcun diritto prioritario rispetto alla somministrazione dei vaccini. E quindi non possiamo fare altro che stigmatizzare questo atteggiamento irresponsabile su un problema serio come quello della campagna vaccinale”.
Intanto la questione è ormai nazionale. Il direttore del Tg de La7 Enrico Mentana pubblica un post che demolisce la richiesta del presidente dell’Ordine campano: “Mi vergogno mentre leggo che c'è chi ha chiesto di inserire i giornalisti tra le categorie con precedenza vaccinale. Noi dovremmo accodarci alla congrega dei salta file che raccontiamo e denunciamo ogni giorno? Un po’ di coerenza, un po’ di dignità. Altrimenti chiediamo scusa a Schettino”. Altrettanto stroncanti le parole del redattore del Foglio Luciano Capone: “il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania @o_Lucarelli, che tenta di far vaccinare i giornalisti prima degli anziani e dei fragili, dovrebbe mettersi scuorno. E insieme a lui il presidente nazionale @CarloVerna58”.
Il 16 marzo nella rubrica delle lettere il direttore del Mattino Federico Monga risponde a un lettore e scrive: “In questi giorni abbiamo assistito a una vergognosa e goffa corsa al privilegio da parte di alcuni rappresentanti delle corporazioni. Tra questi, purtroppo, si è distinto anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania che ha provato, grazie al presidente De Luca senza risultati, a far saltare la fila alla categoria in nome non si capisce di quale diritto”.
Riportiamo infine l'opinione di Mariolina Sattanino, già giornalista e corrispondente Rai da New York e Bruxelles, espressa durante la

Francesco Schettino e Claudio Silvestri

trasmissione di Rai 3 ‘Articolo V’ del 12 marzo. “Abbiamo avuto - denuncia addirittura i giornalisti che hanno chiesto di essere vaccinati prima dei 70-80enni. Ma questa è

una vergogna. Io personalmente non mi farei vaccinare nemmeno morta pensando che il mio vaccino viene tolto a qualcuno che poi magari muore. Ma con che cuore”.
Sul fronte della richiesta per i vaccini di una corsia riservata ai giornalisti, accanto a Lucarelli si è schierato il presidente dell’Ordine nazionale Carlo Verna attaccando in maniera frontale Enrico Mentana che aveva detto “mi vergogno” dell’eventuale scavalcamento. Verna lo definisceanima bella da salotto televisivo, il tuo è commento da casta che non viene spedita in assembramenti se non in ospedali”. Attacco singolare per chi non ha i carichi di lavoro quantitativi e soprattutto qualitativi paragonabili a quelli del direttore del Tg de La7 e che quando va in Rai, a via Marconi, si occupa quasi esclusivamente delle partite del Calcio Napoli.
Immediata la replica di Mentana: “annebbiato forse dalla paura, mi deve avere scambiato per un’altra figura professionale. Sono a capo di una redazione impegnata a ogni ora di ogni giorno”. E conclude: “posso quindi con piena coscienza e cognizione di causa ribadire che mi vergognerei di ogni giornalista che pensasse di passare avanti agli ultrasettantenni, alle persone fragili e a tante categorie più esposte”.