Franz: terzo esposto
all'Ordine campano

Al Presidente del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Campania
Ottavio Lucarelli
Al Vice Presidente del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Campania
Domenico Falco
Al Segretario del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Campania
Gianfranco Coppola

E per conoscenza
Al Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei  Giornalisti
Enzo Iacopino
Al Vice Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti
Enrico Paissan
Al Segretario del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei  Giornalisti
Giancarlo Ghirra

Oggetto: Nuovo esposto per pubblicità vietata da parte della giornalista pubblicista Caterina Balivo, iscritta all’Ordine della Campania.

Roma, 15 ottobre 2011

Caro Presidente,
Caro Vice Presidente,
Caro Segretario, facendo seguito alla decisione di codesto Ordine dei Giornalisti della Campania del 18 marzo 2011 e passata in giudicato per mancata impugnativa, che a seguito di mie precedenti segnalazioni del 28 settembre 2010 e del 18 giugno 2008 (allegati 1 e 2) ha inflitto la sanzione dell’avvertimento alla giornalista pubblicista Caterina Balivo, nata a Napoli il 21 febbraio 1980, ed iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania dal 16 dicembre 2002 (tessera n. 098777), porto a Vostra conoscenza che la predetta collega continua tranquillamente a fungere da testimonial pubblicitaria per Cannella, importante Casa di moda (abbigliamento e gioielli), affermando al termine di queste reclames: "CANNELLA, ITALIANA COME ME".
Il backstage del servizio fotografico per il catalogo e la nuova collezione Autunno/Inverno 2011-2012 con testimonial Caterina Balivo è documentato da un filmato- spot di 3 minuti 38”.
Il backstage del servizio fotografico sulla Sfilata riguardante la nuova collezione CANNELLA Autunno/Inverno 2011-2012 “con la partecipazione in veste di testimonial della bellissima Caterina Balivo” e sue maxi foto ingrandite sulle pareti sullo sfondo e sui tavoli è documentato da un filmato- spot di 3 minuti 18”.
Peraltro, come emerge dall’articolo del 13 ottobre 2011 pubblicato su internet il gioiello é complice del look firmato Cannella: “Accessori moda realizzati in esclusiva per l’azienda campana”. Sempre più competitiva. È Cannella, l’azienda napoletana che ha fatto di un nome uno stile. Il suo made in Italy oggi sfodera ancora un’arma vincente: il gioiello, con coordinati in argento e pietre dure creati per accompagnare e completare il suo personale look che veste con sobrietà e naturalezza anche le taglie più comode. La semplicità delle collane, degli orecchini, dei bracciali e degli originali orologi disegnati e realizzati in esclusiva per Cannella, ruba l’attenzione sia tinta su tinta sia a contrasto sui capi monocromi o fantasia proposti per l’autunno inverno – protagonisti di un defilé che ha visto ospite d’onore la conduttrice Rai, nonché sua testimonial, Caterina Balivo -, attraverso i volumi delle pietre e il design del metallo presente a volte come catena, a volte come elementi sinuosi o geometrici che già da soli sanno caratterizzare il gioiello.
In precedenza, cioé successivamente al mio esposto del 28 settembre 2010 e prima della decisione dell’Ordine dei Giornalisti della Campania del 18 marzo 2011, la giornalista pubblicista Caterina Balivo aveva ugualmente partecipato in veste di testimonial – Backstage per la nuova collezione della casa di moda Cannella Primavera/Estate 2011, come documentato da un filmato- spot di 39”.
Ricordo che Caterina Balivo è giunta al 3° posto assoluto a Miss Italia 1999 (allegato 3) ed ha posato per foto osée e calendari di grande tiratura (allegato 4) e di recente è finita in edicola in un lungo servizio fotografico senza veli in barca con il suo fidanzato.
A mio parere non dovrebbe esserci alcun dubbio che, fungendo da testimonial per un marchio importante di abiti di moda e di gioielli come Cannella, la giornalista Caterina Balivo abbia fatto pubblicità vietata, violando gravemente gli articoli 1, 2 e 48 della legge 3.2.1963 n. 69 sull’ordinamento della professione giornalistica con riferimento all’articolo 44 del vigente Cnlg e alla Carta dei Doveri del giornalista dell’8 luglio 1993 (nella parte in cui vieta ai giornalisti di prestare il nome, la voce, l'immagine per iniziative pubblicitarie incompatibili xcon la tutela dell'autonomia professionale), nonché al Dlgs n. 74/1992.
Infatti la giornalista pubblicista Caterina Balivo, come si afferma nella decisione dell'Ordine della Campania del 18 marzo scorso, "è titolare nella versione cartacea e online sul quotidiano “Il Mattino” di Napoli di una rubrica denominata “La posta di Caterina”, rispondendo ai lettori e fornendo informazioni, consigli e suggerimenti su argomenti di carattere generale e sociale".
Va quindi al più presto sottoposta ad un nuovo procedimento disciplinare da parte dell'Ordine dei Giornalisti della Campania ex artt. 48 e 49, primo comma, della legge n. 69 del 1963.
Tuttavia la duplice recidiva in cui è incorsa la giornalista pubblicista Caterina Balivo per aver del tutto ignorato la sanzione dell’avvertimento inflittale il 18 marzo 2011, in quanto ha continuato a fungere da testimonial per pubblicità commerciale vietata per ogni giornalista, dovrebbe ora indurre l’Ordine della Campania ad irrogarle una sanzione ben più pesante e commisurata alla gravità del suo comportamento. Cordialmente

Pierluigi Roesler Franz

Consigliere nazionale dell'Ordine dei Giornalisti (tessera professionista
n 67.827) - via Alessandro Serpieri 7  - 00197 ROMA