Macry: Carfagna "personalità di spicco"

Adagiata con la serena indolenza della provincia di fianco al massiccio della Maiella, a 400 metri sul livello del mare, Sulmona d’estate è uno di quei posti che con la loro ritemprante frescura ti riconciliano con la vita dopo i mesi dello stress invernale nella metropoli.
Forse il 23 agosto era lì, nel paese natìo, il professor Paolo Macry, abruzzese di nascita, come Benedetto Croce (Pescasseroli, 1866) e, come Croce, illustre napoletano di adozione (è docente di Storia Contemporanea alla Federico II, nonché collaboratore del Corsera e apprezzatissimo editorialista del Cormezz). Proprio il giornale diretto da Marco Demarco il 24 agosto ospita un editoriale dello storico abruzzese: Buon governo senza pifferai. Occhiello: Quel che serve alla Campania. Insomma, istruzioni per l’uso, e ci fidiamo ciecamente delle riflessioni di Macry, abituato a frequentare le vite dei grandi statisti da quaranta anni.
Il richiamo è di quelli ghiotti, alla vigilia del rinnovo dei consigli regionale (Campania) e comunale (Napoli), con il lettore-elettore medio che non ha capito bene se votare a sinistra è un dispetto oppure no a Silvio Berlusconi.
Allora ordiniamo una Peroni ghiacciata al lido “Da Lello” a Mondragone e cerchiamo di scoprire quali saranno gli scenari prossimi venturi. Cosa ci aspetta: un candidato forte che “ripercorra i fasti e i rischi del bassolinismo” o “puntare su una squadra che garantisca al massimo livello le necessarie competenze amministrative”?
Insomma, dice il professore, “una Mara Carfagna o un dream team”?
A voler essere proprio testuali, e con il professore il rigore è necessario, Macry scrive: “Insomma, una personalità di spicco – Carfagna o Nicolais, Bertolaso o De Luca, eccetera – oppure quel che Nicola Cosentino chiama il ‘dream team’ e l’imprenditore Mauro Maccauro ‘il governo dei migliori’.”
Siamo un po’ perplessi, perché non riusciamo a capire il legame tra Carfagna e il piffero, ma il professore ci tranquillizza: “un dream team non esclude un governatore o un sindaco di alto profilo”.
Adesso sì, ci sentiamo sollevati, perché Macry ci certifica quale debba essere il ruolo di Mara Carfagna: quello di titolare di un nuovo alto incarico istituzionale.
È un’investitura, e tentennano le nostre certezze sulla salubrità della mezza collina. Sorridiamo di noi stessi, che per anni, abituati alle riviste patinate, avevamo catalogato Carfagna come dream. Eventualmente in team
Che calore a Mondragone, e la Peroni non è più quella di una volta.

Masino Pavese

(*) Da www.calitritradizioni.it
 
Benedetto Croce (*)
Silvio Berlusconi
Guido Bertolaso
Vincenzo De Luca
Nicola Cosentino