Una coppia di sposi attraversa velocemente piazza del Plebiscito. È un sabato pomeriggio di buio e degrado … non vale la pena fermarsi per una foto.
È la strepitosa didascalia dal retrogusto crepuscolare che accompagna la foto di Sergio Siano per un servizio del Mattino del giorno 8 dicembre, dedicato a una delle più grandi piazze cittadine. Si, è proprio un pomeriggio buio, piove e c’è tanta umidità. E non si vede una mazza. Gli sposi si affrettano tra la nebbia spettrale che li avvolge e che rende la sposa simile ad un ectoplasma improvvisamente materializzatosi in quel posto impregnato di storia e di fantasmi. Più composto lui, che vediamo di spalle: andatura fiera e dignitosa: nonostante il tempaccio si concede uno chignon frivolo che gli avvolge la testa e un elegante  paio di scarpe decolleté tacco 7.
Inquietanti scherzi di un’angoscia che ci ha rapiti, come in preda ai turbamenti sarà anche il fotografo convinto di aver fotografato una madre con figlia. Come turbati saranno anche i capiredattori del Chiatamone, poco abituati ai matrimoni gay.