Candidati Regione,
staff media e registi

PARTE MALE la campagna comunicazione di Stefano Caldoro, candidato del Pdl alla presidenza della Regione Campania.
Nel sito varato per le elezioni, www.caldoropresidente.it, la prima voce è ‘chi sono’. L’autobiografia firmata è aperta dal titoletto ‘I miei valori la mia storia’ e si comincia con la data di nascita: 1960; ma non c’è il dove. Nel maggio del

2005 intervistato da Giancarlo Perna per il Giornale, alla domanda “Mai pensato di emigrare?”, risponde netto: “Io non sono napoletano, ma molisano e altrove sarei considerato straniero”. L’orgoglio dei natali a Campobasso è svaporato, ma poco male.


Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca

Qualche riga più giù c’è invece un vuoto grave tra il 1994 (“ho aderito alla componente socialista del Polo delle Libertà”) e il 2000 (“sono stato designato consigliere di amministrazione della Cassa deposito e prestiti”). Nella primavera del 1999 ha guidato il centro destra nella campagna elettorale per la Provincia di Napoli, incassando una sconfitta secca (oltre dodici punti percentuali di scarto) dal candidato del centro sinistra Amato Lamberti. Berlusconi però ama soltanto i vincenti e allora l’informazione completa e trasparente agli elettori va accantonata.
E veniamo allo staff. A piazza Borsa, nella sede del Popolo della libertà c’è il capo ufficio stampa regionale Nico Pirozzi, natali patavini, 56 anni a luglio, da diciassette giornalista professionista, che lavora a fianco del coordinatore regionale Nicola Cosentino dal 2005, quando venne nominato responsabile campano di Forza Italia. A stretto contatto con il candidato Caldoro negli uffici dell’hotel Mediterraneo lavorano due giovani: Gaetano Amatruda e Fiorella Anzano. Risultano in organico a ‘Socialisti Lab’, il giornale on line


Amato Lamberti e Maria Elena Stasi

del Nuovo Psi che ha come direttore politico Caldoro e direttore responsabile Pino De Martino, che è anche direttore editoriale di Cronache di Napoli e Corriere di Caserta, i quotidiani controllati dall’editore Maurizio Clemente. Molto

entusiasmo, molta foga, molta propaganda. “In base a criteri oggettivi e scientifici, - ci comunica Amatruda - la moglie del nostro candidato (Annamaria Colao, ndr) è una delle prime cinque ricercatrici al mondo”. E sarebbe interessante conoscere le altre quattro.
Per rafforzare la squadra ai primi di febbraio è stata ingaggiata Carmen Fimiani, salernitana di Castel San Giorgio, quarantatre anni, da dieci professionista, che ha lavorato in quasi tutte le tv napoletane: venti anni fa l'esordio ad Antenna Vesuvio, poi Canale 10, Canale 34, Telelibera, Italiamia, Tele A e certamente l’elenco non è completo; si è occupata anche di uffici stampa e campagne elettorali, l’ultima per l’ex prefetto di Caserta Maria Elena Stasi, eletta deputata due anni fa. La Fimiani organizza incontri e coordina dibattiti, oltre a dare una mano al tandem dell’ufficio stampa. “Finora siamo andati avanti – dice – con pochi manifesti, solo i maxi 6x3, e senza spot, che spero riusciremo a fare nei prossimi giorni. La scelta non dipende da problemi economici ma dal carattere di Stefano Caldoro al quale non piace strafare, non piace esibirsi, ma preferisce mantenere un low profile”. Infine alle spalle dei giornalisti c’è Sandro Santangelo, il braccio destro del candidato che è anche il consigliere delegato di Comunicazione e informazione, la srl che

edita Socialisti Lab.
Passiamo ora alla squadra avversaria. Dal ’96 accanto a Vincenzo De Luca, eletto sindaco di Salerno tre anni prima, c’è l’addetto stampa Giuseppe Iannicelli. Con Iannicelli, nato nel ’65 in Germania, a Lomberg vicino


Nicola Cosentino e Pino De Martino

Stoccarda, pubblicista dal ’90 e professionista dal 2005, da anni collaboratore di Canale 21 per lo sport e il turismo, altre due presenze ‘storiche’: Daniela Apolito, che segue gli eventi e cura i rapporti con la stampa, e Anna Fiore che si occupa del web e dei call center. Salernitana, quarantatre anni, professionista da diciotto, la Apolito ha cominciato nel 1988 con Lira Tv (allora Telereporter), poi ha lavorato alla redazione di Salerno (il responsabile era Edoardo Scotti) del Roma di Pasquale Casillo, al quotidiano Il Mezzogiorno diretto da Gigi Casciello, alla Città guidata da Andrea Manzi e per due anni al Mattino prima di approdare nel 2000, insieme ad Anna Fiore, nella squadra di De Luca.
Per le riprese televisive lo staff utilizza la società Primo piano, ex Mediacom, di Marco Ruocco e per la grafica Pino Grimaldi dello Studio Segno. Ancora da definire nei dettagli l’accordo con Claudio Velardi, napoletano, cinquantasei anni, imprenditore del settore comunicazione, in passato segretario del Pci in Basilicata, assessore con Antonio Bassolino a palazzo San Giacomo (1995) e a Santa Lucia (2008-2009) e collaboratore stretto di Massimo D’Alema segretario del Pds (1994) e presidente del consiglio (1998-2000). Per ora, dicono all’ufficio stampa, sta dando solo consigli


Andrea Manzi e Claudio Velardi

su scenari, sondaggi e posizionamento del candidato.
In cabina di regia ci sono Francesco D’Acunto e Fulvio Bonavitacola. Il primo, ex Cgil, è stato numero uno di Salerno Mobilità, la società mista che si occupa dei parcheggi, ed è presidente

del Consorzio salernitano trasporti pubblici; il secondo è avvocato e deputato e in anni lontani è stato vice del sindaco Vincenzo Giordano e più di recente a lungo presidente dell’Autorità portuale.