Sarah, articolo a quattro mani

Vengono pubblicate, con imbarazzante senso del buongusto e della pietà cristiana, le foto del ritrovamento e del recupero dei resti di Sarah Scazzi, la ragazzina di Avetrana uccisa e occultata forse dalla cugina Sabrina Misseri, forse dallo zio Michele, forse dalla moglie di questi Cosima Serrano. O forse da tutti e tre. Ce lo dirà il processo che è iniziato il 10 gennaio scorso, davanti allo sguardo andreottiano di Concetta Serrano, mamma della vittima, impassibile e enigmatica come è stata fin dal giorno della scomparsa di Sarah.
Ma torniamo alle foto: il Mattino non fa cenno al giornale autore del discutibile scoop (il Corriere del Mezzogiorno on line, edizione di Bari, ndr), forse per una sorta di gentlemen’s agreement. O forse perché al Chiatamone si stanno contorcendo tutti per l’invidia.
Virman Cusenza preferisce affidare alla penna dello scrittore Maurizio De Giovanni  il commento su quelle foto. Ed ecco il 5 gennaio un taglio basso sulla prima pagina del Mattino: Il pozzo di Sarah, un occhio sull’inferno. Il pezzo segue a pagina 10 ma De Giovanni è sparito, cioè è scomparsa la sua firma a palchetto, sostituita da quella di Massimiliano Virgilio. Gli occhi di tutti, compresi di quelli del desk del Chiatamone, erano sull’inferno. Non era rimasto un occhio, uno solo, che potesse dare uno sguardo alla pagina 10.

Ruy Vaz

(*) Da www.blog.panorama.it
(**) Da www.corriere.it
 

Cosima Serrano (*)

Concetta Serrano (**)
Maurizio De Giovanni