|
 |
Lo 'sconosciuto'
presidente dei gip |
 |
IL 3 GENNAIO si sono accesi i riflettori sulla sezione gip di Napoli. Ad accenderli è stato il tribunale del Riesame (Angela Paolelli, presidente, Rossella Marro e Stefano Risolo) che ha annullato le ordinanze di carcerazione firmate dal gip (giudice per le indagini preliminari) Pasqualina Paola Laviano nei confronti di Gaetano Riina, fratello del boss Totò
Riina, e di altri otto indagati. Il Riesame ha motivato la decisione scrivendo |
che la Laviano si era limitata a un “copia e incolla” della richiesta della procura della Repubblica, senza sostituire nemmeno l’espressione “questo pm” con “questo gip”.
Sulla vicenda era poi intervenuto il ministro della Giustizia Paola Severino |

Enzo Ciaccio e Paola Severino |
|
chiedendo agli ispettori del ministero di acquisire copia dell’ordinanza.
Tutti i giornali, cartacei e on line, hanno dato ampio rilievo alla vicenda cercando di arricchirla con le dichiarazioni del responsabile della sezione gip.
L’ex capo cronista del Mattino Enzo Ciaccio, in pensione dal 2009, pubblica su Lettera 43, il quotidiano on line diretto da Paolo Madron, un'intervista a “Bruno D’Urso, il magistrato che a Napoli guida l’ufficio dei Gip”.
Su Repubblica, sia nell’edizione nazionale che nelle pagine napoletane, si occupa del servizio la cronista di nera Irene De Arcangelis che riporta le dichiarazioni del "coordinatore dell’ufficio gip, Bruno D’Urso".
La cronista di giudiziaria del Corriere del Mezzogiorno Titti Beneduce sul cartaceo riporta il pensiero del “coordinatore dell’ufficio gip Bruno D’Urso” sulla vicenda di Pasqualina Paola Laviano. Le dichiarazioni vengono citate dalla Beneduce anche nel servizio pubblicato sul Cormezz on line e in questo caso la giornalista parla di “presidente aggiunto dell’ufficio gip”, mentre la foto a corredo dell'articolo definisce D’Urso come “il capo dei gip di Napoli”.
Leggendo i servizi si capisce che il numero uno della sezione gip del tribunale di Napoli, che con quarantacinque magistrati è il primo ufficio d’Italia, è il
|

Titti Beneduce e Irene De Arcangelis
|
giudice Bruno D’Urso, napoletano, sessantatre anni, in magistratura dal 1975, ma non è così.
Dal 4 novembre 2009
il presidente della sezione è Giustino Gatti, sessantacinque anni, napoletano, da quaranta magistrato.
Tra le varie definizioni |
|
utilizzate dai media l’unica corretta è quella di Titti Bendeuce: D’Urso è presidente aggiunto, cioè è il numero due dell’ufficio. Può sembrare una pignoleria, ma non è così. Spostiamoci alle pagine sportive di un giornale per capire meglio la questione: che direste di un giornalista che intervista Nicolò Frustalupi ex centrocampista di Poggibonsi, Riccione e Pistoiese e ora vice di Walter Mazzarri, e lo definisce allenatore del Napoli? L’allenatore dei quarantacinque gip del tribunale di Napoli è Giustino Gatti. |
 |
|