L'astuta campagna

Quanti anni di sacrifici occorrono per conquistare una posizione di prestigio, una poltrona di rilievo per i servizi resi? Molti: anni trascorsi a tessere i rapporti tra mass media e istituzioni lontano dalla ribalta e con discrezione, a levigare asperità nell’ombra, smussare angoli e scongiurare frizioni. Un lavoraccio, come quello svolto, egregiamente, per anni da Mario Bologna, l’uomo - ombra di Antonio Bassolino, prima a piazza Municipio e poi a via Santa Lucia. Ed ecco arrivare il riconoscimento tangibile di quei meriti, con la nomina a direttore della Fondazione del Forum delle culture, un evento che proietterà Napoli al centro dell’attenzione nazionale e internazionale per i prossimi anni e che vedrà Nicola Oddati nella carica di presidente.
Ce ne riferisce il Roma del 18 febbraio nelle pagine di cronaca, con un servizio di anscu (Antonella Scutiero), che evidenzia la necessità di arrivare alle nomine prima delle elezioni regionali perché Bassolino sta per andare a casa. E quindi :“il consiglio di amministrazione scelto non riserva sorprese”.
Con Oddati e Bologna, il cda è formato da Gabriella Cundari, assessore regionale all’Urbanistica, e da Michele Scudiero, ex preside della facoltà di Giurisprudenza della Federico II. Nessuna sorpresa per il fidato Bologna. Ma solo nel corpo dell’articolo.
Il colpo di scena, invece, è in agguato e sconvolge le delicate alchimie bassoliniane. Bastano pochi secondi, addirittura pochi centimetri. Quelli che separano l’articolo dal titolo. Qui, infatti, Bologna è stato già silurato, funesto presagio per il suo mentore. E il posto di direttore viene preso da Buglione. “Forum, Oddati presidente e Buglione direttore. Dentro anche Cundari e
Scudiero
”. Buglione chi? Non lo sa nessuno, non sappiamo neppure se Buglione esiste.
Dal giornale di Italo Bocchino arriva un altro segnale di astuta campagna elettorale.

Masino Pavese

 

Mario Bologna

Nicola Oddati
Gabriella Cundari
Michele Scudiero