De Cesare chiude
la sua performance

DOPO TRE MESI e otto giorni Carlo De Cesare ha concluso la sua straordinaria performance: è andato in pensione il 4 novembre e fino al 12 febbraio è riuscito a mandare in onda diciassette puntate de ‘Lo Scaffale’, la rubrica di recensioni di libri che curava da anni e che dal 13 febbraio viene affidata a Claudio Ciccarone con la testata ‘Leggilibri’.
Ma come è stato possibile che un giornalista, il quale nei primi giorni di novembre ha salutato i colleghi con una bicchierata a via Marconi, ha poi continuato regolarmente a lavorare? Sarebbe comunque una grave anomalia ma è escluso che abbia lasciato i cassetti pieni di puntate già chiuse perché le rubriche risultano montate dopo il suo pensionamento.

E allora? Si è introdotto nottetempo in sala montaggio? Aveva tecnici amici che sceglievano le immagini e sistemavano i servizi e responsabili di line compiacenti che li mettevano in onda?
Il capo del tg campano della Rai Antonello

Claudio Ciccarone e Carlo De Cesare

Perillo tace e non è una novità e lo stesso discorso vale per Alessandro Casarin, il direttore della Tgr, la testata giornalistica regionale.
Il 17 gennaio Iustitia ha contattato l’ufficio Risorse umane della Rai, diretto da Felice Ventura, per sapere se fosse ‘normale’ questa lunga attività in azienda dopo la pensione e la funzionaria Francesca Sorice ha assicurato che si sarebbero informati e sarebbe arrivata una risposta tramite l’ufficio stampa. Dopo un mese siamo ancora in attesa di una telefonata o di una email.
Ultima ipotesi ‘difensiva’: i dirigenti della Tgr seguono distrattamente l’attività del tg campano e perciò non sono intervenuti. Non è così. Carlo De Blasio, vice direttore della Tgr con la delega alle edizioni del Mezzogiorno peninsulare, non era all’oscuro della performance: il 5 dicembre Carlo De Cesare ha mandato in onda la recensione di ‘Il sangue e l’anima’, editore Guida, autore Carlo De Blasio.