Ansa, parla
il portavoce

Crac Amato: avvocato, bancarotta Ifil C&D? Non ancora fallita
Sotto inchiesta anche figlio sindaco Salerno
(ANSA) - SALERNO, 14 GIUGNO - "Una storia vecchia che risale a quasi un anno fa. Al momento il fallimento della società Ifil C&D s.r.l. non è stato dichiarato, quindi non si comprende come stia in vita un'indagine per bancarotta quando il presupposto del fallimento della società manca". È quanto dichiara all'Ansa l'avvocato Cecchino Cacciatore in merito alla vicenda che vede indagati per concorso in bancarotta fraudolenta Piero De Luca, figlio del sindaco di Salerno, e Mario Del Mese, nipote dell'ex
deputato Udeur Paolo. Cacciatore difende proprio Mario Del Mese, che risulta indagato per evasione fiscale.
L'inchiesta nata da una costola del crac Amato riguarderebbe alcuni lavori effettuati per la realizzazione della Cittadella Giudiziaria. Secondo l'ipotesi avanzata dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria Piero De Luca sarebbe stato un socio occulto della Ifil C&D che avrebbe ricevuto commesse anche per effettuare alcuni lavori in Piazza della Libertà.
"Posso parlare solo del mio assistito - conclude l'avvocato Cacciatore - quella apparsa oggi su alcuni quotidiani locali, è una notizia ripresa e rispolverata all'indomani del rinvio dell'udienza dinanzi alla sezione fallimentare relativa alla
trattazione del fallimento della Ifil che è stata aggiornata al prossimo 27 novembre. Sull'argomento non chiedetemi nulla di più". (ANSA).
W12-PIO 14-GIUGNO-14 16:26

Inchiesta Ifil C&D: Amatruda, certo estraneità Piero De Luca
(V. "Crac Amato: avvocato, bancarotta..." delle 16:26)
(ANSA) - NAPOLI, 14 GIUGNO - "Sono certo che dimostrerà
l'estraneità ad ogni addebito": lo scrive il portavoce del Presidente della Regione Campania, Gaetano Amatruda, sulla propria pagina Facebook, facendo riferimento all'inchiesta della Procura di Salerno sulle vicenda della società Ifil C&D nella quale sarebbe coinvolto Piero De Luca, figlio del sindaco di Salerno, Vincenzo.
"Leggo su alcuni quotidiani salernitani della ipotesi giudiziaria che coinvolge Piero De Luca, figlio del sindaco di Salerno - scrive Amatruda - Per la vicenda Ifil C&D si parlerebbe di bancarotta. Non mi piacciono le uscite non istituzionali del padre - aggiunge - l'abitudine di preferire l'insulto al ragionamento. Non mi piace la rissa continua e la demagogia su temi delicati. Spero che il clima sia diverso per Piero. Che vinca il buon senso ed il garantismo in tutti e non la visione della politica 'urlata e da bar' che molti, lui lo ha in casa, tentano di alimentare ogni giorno".
"Ho avuto il piacere di conoscere Piero - continua Amatruda - è un bravo ragazzo. Equilibrato. Un professionista serio e preparato che probabilmente paga il prezzo di un cognome 'pesante'. Sono certo dimostrerà l'estraneità ad ogni addebito. Mi auguro - conclude Amatruda - che tutto avvenga in un clima di serenità e nel rispetto delle persone e delle istituzioni". (ANSA).
DF 14-GIUGNO-14 20:35

Inchiesta Ifil C&D: indagato figlio sindaco Salerno De Luca
Insieme a nipote ex deputato Udeur Del Mese. Ipotesi bancarotta
(ANSA) - SALERNO, 14 GIUGNO - La Procura della Repubblica di Salerno ha iscritto nel registro degli indagati Piero De Luca, figlio del sindaco di Salerno ed ex viceministro alle infrastrutture, Vincenzo De Luca, e altre quattro persone nell'ambito di un'inchiesta relativa alle vicende della società Ifil C&D, della quale è stato chiesto il fallimento. Il reato ipotizzato è quello di concorso in bancarotta fraudolenta.
L'inchiesta riguarda, oltre a Piero De Luca, nel dicembre scorso eletto componente dell'Assemblea nazionale del Pd con le primarie del partito, anche Mario Del Mese, nipote dell'ex deputato Udeur Paolo e già coinvolto nell'inchiesta per il fallimento del pastificio Amato di Salerno, Vincenzo Lamberti, socio della Ifil C&D, Emilio Ferraro e Luigi Avino.
L'iscrizione nel registro degli indagati risale ad alcuni mesi fa ed è stata pubblicata su alcuni organi d'informazione all'indomani di un'udienza del procedimento fallimentare della Ifil C&D, che si è svolto nei giorni scorsi ed è stato aggiornato al prossimo 27 novembre. La società, costituita nel 2010 con un capitale sociale di diecimila euro, in passato ha ricevuto commesse da società del gruppo Amato e la stessa inchiesta della Procura di Salerno è nata da una costola di quella sul crack Amato.
Piero De Luca, in una dichiarazione fatta in serata, ha espresso "assoluta serenità e pieno rispetto per tutti. Manifesto tuttavia - ha aggiunto - un profondo sdegno per il ciclico rilancio di notizie datate e distorte a puro scopo diffamatorio relative a fatti del tutto infondati".
"È una storia vecchia che risale a quasi un anno fa", ha commentato l'avvocato di Del Mese, Cecchino Cacciatore. Secondo il legale, "al momento il fallimento della società Ifil C&D srl non è stato dichiarato, quindi - sostiene - non si comprende come stia in vita un'indagine per bancarotta quando il
presupposto del fallimento della società manca".
Certo dell'estraneità di De Luca a ogni addebito si è detto Gaetano Amatruda, portavoce del Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "Non mi piacciono le uscite non istituzionali del padre - ha scritto Amatruda sulla sua pagina Facebook - l'abitudine di preferire l'insulto al ragionamento. Non mi piace la rissa continua e la demagogia su temi delicati. Spero che il clima sia diverso per Piero" che – continua Amatruda - è "un bravo ragazzo. Equilibrato. Un professionista serio e preparato che paga probabilmente il prezzo di un cognome 'pesante'". (ANSA).
W12-DF 14-GIUGNO-14 21:26