Corte dei conti, nuova
tegola per Del Gaudio

SUL GIORNALISTA stabiese Giuseppe Del Gaudio si è abbattuta una seconda tegola giudiziaria che arriva dalla Corte dei conti del Lazio. Dopo cinque anni di indagini del pm Sergio Raimondi della procura di Torre Annunziata concluse con il rinvio a giudizio deciso nell’aprile del 2018 dal gip Mariaconcetta Criscuolo, Del Gaudio è imputato, insieme alla moglie Carmela Maria Rosaria Federico, con l’accusa di truffa aggravata per i falsi riportati nei libri e nelle scritture contabili del quotidiano Metropolis e per bancarotta fraudolenta davanti al collegio del tribunale di Torre Annunziata composto da Fernanda Iannone, presidente, Emanuela Cozzitorto e Riccardo Sena.
Al centro della vicenda i contributi pubblici per l’editoria indebitamente percepiti da Del Gaudio. Sulla stessa questione, dal versante contabile, si

è pronunciata la sezione giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei conti che ha depositato il 30 aprile scorso la sua decisione.
Nelle dodici pagine della sentenza i giudici, il collegio è formato da Anna Bombino, presidente, Massimo

Giuseppe Del Gaudio e Fernanda Iannone (*)

Balestrieri e Giuseppe Di Benedetto relatore, riportano le accuse formulate dal procuratore Domenico Peccerillo. In particolare dagli elementi raccolti emergeil ruolo di dominus assoluto rivestito dal Del Gaudio che ha gestito ‘Stampa Democratica 95’ secondo le proprie esclusive capacità e i propri interessi, rimuovendo ogni forma di controllo”. Si passa all’esame dei requisiti oggettivi per avere diritto ai contributi pubblici: “l’organo requirente ha evidenziato che il decreto della Presidenza del consiglio di concessione delle provvidenze pubbliche prevede la certificazione di determinati requisiti (tiratura, numero di dipendenti, ricavi pubblicitari e altro) che sarebbero stati attestati dal Del Gaudio con valori non corrispondenti al vero”. Vengono anche elencate le somme percepite da Metropolis dal 2007 al 2014 per un totale di 9.474.268,81 euro, una cifra che, ha scritto il Fatto Quotidiano, l’unico giornale che si è occupato della sentenza della Corte dei conti, è superiore al danno erariale contestato a Denis Verdini.
Nelle pagine successive il relatore Di Bendetto dà sostanza alle accuse del procuratore e smonta minuziosamente le tesi della difesa. Quindi la decisione con la quale il collegio respinge tutte le istanze della difesa e “condanna il signor Del Gaudio Giuseppe al pagamento in favore della Presidenza del consiglio dei ministri della somma di euro 9.474.408, 88 euro, oltre a rivalutazione monetaria da calcolarsi secondo gli indici Istat dai singoli ratei di pagamento”.


(*) Da www.positanonews.it