Il sogno di don Antonio, titolare di un’accorsatissima salumeria zona Vomero, è di poter sbarcare in tempi ragionevolmente brevi a Capri per sedersi al tavolo del salotto buono estivo della finanza italiana, tra gli amici Emma Marcegaglia e  Antonio D’Amato, e quel Luca Cordero che fa sempre il professorino con il dito alzato e che per questo gli sta un poco sulle palle. I tempi sono maturi, e la mossa vincente  è stata quella di affidare il ruolo strategico di direttore brand & marketing a Gigino, suo primogenito. Il suo prosciutto di Parma va fortissimo, e il parmigiano va via come il pane. Alla faccia della crescita zero e di un Pil ormai senza bulbo, a sentire gli economisti. La prossima mossa sarà quella di dotarsi di un efficace ufficio relazioni esterne, indispensabile per veicolare tra i consumatori i dati di una crescita che non conosce freni. “Il Mib dovrà fare i conti con me” – avverte don Antonio (maniche di camicia e polsino sovrastato dall’orologio, come ha visto nelle foto dell’Avvocato Agnelli) mentre affetta una strepitosa pancetta coppata.
La stampa specializzata, che da tempo ne ha intuito la stoffa del capitano d’industria, lo tiene sotto controllo e il Sole 24 ore starebbe per aprire un ufficio di corrispondenza nella zona collinare di Napoli, come già ha fatto da tempo in provincia per studiare il miracolo della concessionaria Mirandautomotive. Si deve infatti proprio a questa realtà imprenditoriale se il comparto  automobilistico nel Mezzogiorno non sta attaccato alla cannetta del gas, come ha puntualmente e tempestivamente informato l’Ansa Napoli guidata da Mario Zaccaria, con un trionfalistico take sui risultati raggiunti dalla Miranda nel 2007 in termini di vendita di vetture, firmato da Franco Tortora, che le voci interne all’agenzia annunciano prossimo capo servizio aggiunto. Nel take che trasuda un legittimo orgoglio non si fa cenno a sconti e promozioni, ma per realizzare un buon affare è sufficiente andare a Nola, o in una filiale del gruppo: “Operiamo nelle province di Napoli e Avellino” informa il direttore brand, dimenticando però di lasciare i recapiti telefonici.