"Il senatore Lavitola"

Agli uffici della Regione Lazio è un coro unanime: “è una ragazza semplice, non se la tira”. E Mauro Evangelisti, che con Leandro Del Gaudio, il 15 marzo firma sul Mattino i servizi sull’arresto di Federica Gagliardi, rileva opportunamente che i colleghi potevano trovare un’altra espressione per disegnare il profilo della biondina arrestata a Fiumicino con un bagaglio a mano in cui custodiva, tra i vari souvenir portati da Caracas, 24 chili di cocaina.
Di lei non si sa quasi nulla, se non che faceva parte di una pittoresca delegazione (di quelle che l'ex ministro Rino Formica avrebbe definito “nani e ballerine”) al seguito di Silvio Berlusconi in un viaggio diplomatico. Era un’allegra comitiva, ricorda chi c’era.
Col capocomico, tra gli altri, anche Valter Lavitola, per gli amici Valterino, ufficialmente commerciante di crostacei in Sudamerica e pertanto legittimato a sedersi al tavolo di una delicata trattativa internazionale in cui si sarebbero disegnati gli inquietanti scenari di un’umanità alle prese con l’estinzione delle aragoste.
Ma torniamo alla bella Federica “partita da San Cesareo, vicino a Zagarolo”, che, dopo l’arresto, pare abbia detto soltanto: “mi hanno fregato”.
E qui le indagini dovranno chiarire anche il ruolo di Valterino, che il desk del primo piano del Mattino in una didascalia delle foto a corredo dei due articoli presenta come il “senatore Lavitola”.
Lui l’aveva invitata sull’aereo presidenziale per farsi un’abbuffata di crostini sfiziosi con gamberetti e zenzero o un’insalata di gamberi con avocado, ma non le aveva confessato di essere in realtà un senatore. In incognito, non lo sapeva nemmeno il capocomico. Lo sapevano solo lui, Valterino, e il Mattino. E forse gli astici.

Masino Pavese

(*) Da www.ilfattoquotidiano.it
(**) Da www.dagospia.com
 
Federica Gagliardi (*)
Rino Formica (**)
Silvio Berlusconi
Valter Lavitola