Sentenza capovolta

Foxy Knoxy (Amanda la volpe, soprannome che i media hanno dato a Amanda Knox) ora se ne sta, dicono, nascosta a Seattle per sfuggire a cronisti e fotografi dopo essere stata scarcerata il 3 ottobre perché dichiarata  innocente dai giudici della Corte di Appello di Perugia. In primo grado, ricorderete, per l’omicidio della sua amica inglese Meredith Kercher prese 26 anni. E 25 il suo compagno di giochi proibiti Raffaele Sollecito (“il signor nessuno”, come lui stesso si è definito). Ma non del processo vogliamo parlare, quanto piuttosto dei primi attimi del dopo processo, anche perché Iustitia cerca di uscire dal proprio becero provincialismo e allunga lo sguardo verso orizzonti internazionali.
Il 3 ottobre alle 20, 45 il presidente della Corte d’Appello Claudio Pratillo Hellmann comincia a leggere la sentenza: Amanda deve anche rispondere di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, il proprietario di un locale di Perugia che la ragazza aveva tentato di tirare dentro il processo, forse per vendicarsi di essere stata licenziata dopo pochi giorni di lavoro (Lumumba dirà nel corso degli interrogatori di averla allontanata perché aveva atteggiamenti troppo “confidenziali” con i clienti). Dunque il presidente Hellmann legge il dispositivo e condanna Amanda Knox per calunnia. Scattano subito quelli di Sky News e con loro scatta Nick Pisa, inviato del Daily Mail: dopo pochi secondi, maledizione e potenza della tecnologia, il network inglese e il sito di Nick annunciano: Guilty, colpevole. Amanda Knox scioccata dal verdetto che respinge l’appello.
Intanto Hellmann continua la lettura del verdetto e alle 21,43 tutti sanno che Foxy è libera, e con lei il signor nessuno. I lettori del Daily leggono intanto della disperazione della ragazza e dei parenti, la rabbia dei difensori e l’impegno a proseguire la battaglia legale. Un bel pacchetto preconfezionato per battere l’odiata concorrenza internazionale.
Quando infine è chiaro che Amanda sta già facendo le valigie e forse firmando un’esclusiva per rifarsi delle spese (si parla di due milioni di dollari di onorario, con la nonna che ha dato la propria liquidazione e il papà che ha venduto la casa) Nick Pisa, sempre più pendente, ritrasmette il pezzo in Inghilterra.

Abel Fonseca
Repubblica on line del 4 ottobre
La fretta, e la voglia di battere la concorrenza nella corsa alle ultime notizie online, ha giocato un brutto scherzo al sito del Daily Mail. Alle 20,50 inglesi (come segnala il sito di Valigia Blu) è apparso il titolo: "Guilty: Amanda Knox looks stunned as appeal against murder conviction is rejected" "Colpevole: Amanda Knox scioccata dal verdetto che respinge l'appello". Segue un lungo articolo completo di dettagli sulle reazioni dell'americana, degli avvocati, delle famiglie e di Perugia alla "condanna". Con tanto di virgolettati e descrizioni di volti. Peccato che la notizia fosse quella opposta: a indurre nell'errore (in cui è caduta per un flash anche SkyNews inglese) probabilmente il fatto che all'inizio della lettura del dispositivo il presidente della corte abbia dichiarato Knox e Sollecito colpevoli di diffamazione. Il pezzo firmato da Nick Pisa è rimasto online pochi minuti, il tempo di rendersi conto dell'errore ma anche di mostrare come si possono prefabbricare reportage "verosimili" a seconda dei diversi scenari. 

(*) Da www.wikianocookie.net
 
Amanda Knox (*)